A Campobasso, le sculture e i costumi utilizzati da oltre 260 anni per la processione del Corpus Domini, una delle più sentite del Molise, sono conservati nel Museo dei Misteri. Ogni anno a sfilare sono 13 Misteri, macchine processionali costruite nel ‘700 dallo scultore locale Paolo Saverio di Zinno.
I Misteri sono imponenti ed elaborate strutture sceniche, su cui posano diversi figuranti in costume. Si tratta di rappresentazioni allegorico-religiose che, durante il corteo, vengono animate da canti e recitazioni. Le strutture, dette “ingegni”, sono arricchite da iscrizioni e simboli e sono spesso dotate di congegni meccanici che permettono il movimento di parte della scenografia. Sono state realizzate attorno alla metà del XVIII secolo, ma la loro origine è il risultato evolutivo di un processo ancora più antico. Il corteo, ogni anno, trasporta 13 Misteri su cui posano 58 bambini, 16 adulti, un agnello (sul Mistero di Abramo) e un cagnolino (sul Mistero di San Rocco).
Il Museo è stato allestito nel luogo, non monumentale, in cui le sculture e gli abiti tradizionali vengono conservati durante l’anno, dove avviene la vestizione dei figuranti e dal quale parte la processione. Inaugurato nel 2006, risulta il più visitato della regione Molise. Negli anni, l’Associazione Misteri e Tradizioni di Campobasso, che si occupa della sua valorizzazione, ha raccolto un ricco patrimonio documentario, audiovisivo e demo-etno-antropologico: l’archivio conta più di 80.000 fotografie che ritraggono l’evento dalla fine dell’Ottocento a oggi; oltre a filmati, realizzati a partire dal 1929.
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