In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Conservata in ottime condizioni nei fondali sabbiosi, ricchi di tesori, della costa della Sicilia occidentale, tra le antiche Drepanum (Trapani) e Lilybaeum (Marsala), la nave oneraria "Marausa 2" è stata individuata occasionalmente nel luglio 2020, quindi recuperata da luglio a settembre 2023. Il relitto si trovava a soli 100 metri dalla costa e a 2 metri di profondità, a pochissima distanza dal sito di rinvenimento della prima nave recuperata presso il lido di Marausa e già esposta al Museo Lilibeo di Marsala.
Il limo e la poseidonia, che ricoprivano l'area del relitto, hanno favorito la conservazione dello scafo, del cospicuo carico di anfore romane e di materiali particolarmente interessanti per la conoscenza della vita di bordo, che consentono di datare la nave oneraria al II sec. d.C. La Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana ha gestito le operazioni di scavo, documentazione e recupero, alle quali è seguita una complessa operazione per riportare sulla terraferma l'imbarcazione.
Per il trasporto del relitto al Parco di Lilibeo, è stata realizzata una struttura metallica sorretta da galleggianti che ha consentito di sollevare lo scafo mantenendone integra la forma originaria. Il metodo, sperimentato con successo per la prima volta, ha evitato di smembrare le parti strutturali della nave. Il relitto inizialmente è stato collocato in una grande vasca all'interno di una tensiostruttura (lunga 15 m e larga 6 m), dove è stato effettuato il processo di desalinizzazione propedeutico all'attuale trattamento conservativo. Sono in fase di studio e restauro anche i materiali recuperati durante lo scavo: anfore, lucerne, chiodi, ceste in vimini, ancore e altri materiali di bordo.
Grazie al cantiere aperto sarà possibile seguire le varie fasi del restauro e ammirare il relitto alla presenza di archeologi specializzati, all'opera senza sosta per il completamento dei lavori. Dopo le fasi di consolidamento e ricostruzione delle linee originarie dell'imbarcazione, saranno avviate le fasi di musealizzazione.
Apprendisti Ciceroni dell’I.S. “Giovanni XXIII –Cosentino ”