In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Le coste ventose di Marsala da sempre accolgono mercanti e avventurieri e fin dai tempi antichi qui sono stati prodotti vini dal carattere forte. Nel 1773 il signor Woodhouse, ricco commerciante di Liverpool, assaggiò il vino della zona e decise di acquistarlo. Fece aggiungere dell'alcol alle botti con l'obiettivo di aumentare la gradazione del vino e farlo resistere meglio al viaggio in mare. Il prodotto in Inghilterra piacque così tanto da dare avvio ad un commercio fiorente. Così nacque il Marsala, un vino che ebbe tale successo da attirare in Sicilia altri imprenditori decisi a produrlo.
Nel 1833 Vincenzo Florio acquista un terreno in un tratto di spiaggia situatp fra i bagli di Ingham e di Woodhouse, e li costruisce le Cantine Florio rispecchiando lo stile tipicamente anglosassone dell'epoca, con ampi archi a sesto acuto e pavimenti in "battuto" di polvere di tufo. Il marchio Florio riesce ad affermarsi proponendo un "Marsala" di qualità e dando una nuova dimensione alla città di Marsala che diventa uno dei centri più ricchi della Sicilia. Vincenzo Florio allarga i suoi interessi ai trasporti marittimi, alla siderurgia, alle tonnare, agli zolfi. Lo stabilimento Florio impiega motori a vapore in grado di produrre annualmente cinquantamila botti di spirito e tremila botti di vino.
Il vino viene custodito in fusti di rovere americano (il legname veniva trasportato dalle navi Florio al ritorno dalle tratte del Nord America) costruiti all'interno dello stabilimento e le Cantine presentavano 14 tettoie lunghe dai 160 ai 214 metri, sotto le quali si allineano botti su tre file, le une sulle altre, per vari metri di altezza. Nel 1924 l'Azienda Florio viene acquistata dalla Cinzano e nel 1928 i tre nomi inglesi che hanno segnato la nascita del marsala, Woodhouse, Whitaker e Ingham, diventano parte integrante del patrimonio Florio che continua la produzione di queste etichette storiche. L'11 maggio del 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale la città di Marsala fu quasi totalmente distrutta da un bombardamento, anche le Cantine Florio vengono gravemente danneggiate e i lavori di ricostruzione post-bellica furono lenti e faticosi. Del 1939 è il millesimato più prezioso, una piccola e rara partita di questa storica annata di "Marsala" salvata dai bombardamenti che colpirono la città.
Nel 1998 le cantine vengono acquistate dalla ILLVA Saronno Holding che nel 2001 acquisterà anche la Duca di Salaparuta-Corvo di Casteldaccia. Nel 2003 avviene la fusione fra le 2 aziende nella Duca di Salaparuta S.p.A. che oggi rappresenta il primo gruppo vitivinicolo privato siciliano. Nel 2006 le storiche Cantine Florio, un vero gioiello della cultura siciliana, vengono restaurate rispettando e riscoprendo alcuni aspetti importanti del passato e il grande fascino originario delle strutture. Quasi 22 mila metri quadri di cantine di produzione affiancate al reparto di affinamento. Visitando le cantine Florio a Marsala si possono ammirare le riproduzioni delle storiche pubblicità degli anni trenta sul Marsala Florio tra cui spicca un Folletto disegnato dal milanese Giorgio Muggiani, noto illustratore del tempo.