I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
LA FAGGETA DA REMI DEL CANSIGLIO O BOSCHI DELLA SERENISSIMA

LA FAGGETA DA REMI DEL CANSIGLIO O BOSCHI DELLA SERENISSIMA

ALPAGO, BELLUNO

389°

POSTO

210

VOTI
Condividi
LA FAGGETA DA REMI DEL CANSIGLIO O BOSCHI DELLA SERENISSIMA
La prima testimonianza scritta nella quale è citato il Bosco d’Alpago (così era allora chiamata la foresta del Cansiglio) è un Diploma del 923 di Berengario I, incoronato Re d’Italia con l’appoggio dell’autorità ecclesiastica, nel quale il sovrano donava la foresta al feudo del Vescovo-Conte di Belluno. Nei secoli successivi numerose furono le concessioni di diritto di pascolo ad enti e privati, ma la pressione delle attività umane sulla foresta si acuì quando, in epoca comunale, il Cansiglio divenne proprietà della Comunità di Belluno. Le sorti della foresta migliorarono solo a partire dai primi anni del XV secolo, quando anche il territorio bellunese chiese protezione alla Repubblica di Venezia. Il Cansiglio rivestì un’enorme importanza economica per lo Stato veneziano: la sua ricca faggeta fu impiegata principalmente nella produzione di remi, legname da opera e carbone. Il governo francese e quello austriaco, succeduti con alterne vicende alla Serenissima, attuarono una gestione disattenta, offrendo occasioni di rivalsa sul patrimonio forestale alle popolazioni contermini finché, dopo la nascita del Regno d’Italia nel 1861, il Governo italiano dichiarò il Cansiglio Foresta Demaniale Inalienabile. La storia più recente dell’altopiano è segnata dai tragici avvenimenti legati alla seconda guerra mondiale: in Cansiglio si stabilì il quartier generale di volontari provenienti dalle aree vicine che, con alterne fortune, si unirono alla lotta partigiana.

Scheda completa al 88%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

389° Posto

210 Voti
Censimento 2020

1,574° Posto

106 Voti
Censimento 2018

1,327° Posto

67 Voti
Censimento 2016

11,565° Posto

5 Voti
Censimento 2014

10,916° Posto

1 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

333°
294 voti

Bosco

BOSCO DEL CANSIGLIO

ALPAGO, BELLUNO

584°
11 voti

Bosco

FORESTA DEL CANSIGLIO

PIAN DEL CANSIGLIO, TREVISO

583°
12 voti

Bosco

BOSCO DEL CANSIGLIO

CANEVA, PORDENONE

438°
158 voti

Area naturale

PIAN CANSIGLIO

TAMBRE, BELLUNO

Scopri altri luoghi simili

196°
931 voti

Bosco

BOSCO DEL BOVEDO

TRIESTE

314°
329 voti

Bosco

SELVA DI CHIAIANO-CAMALDOLI

NAPOLI

333°
294 voti

Bosco

BOSCO DEL CANSIGLIO

ALPAGO, BELLUNO

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

LA FAGGETA DA REMI DEL CANSIGLIO O BOSCHI DELLA SERENISSIMA

ALPAGO, BELLUNO

Condividi
LA FAGGETA DA REMI DEL CANSIGLIO O BOSCHI DELLA SERENISSIMA
La prima testimonianza scritta nella quale è citato il Bosco d’Alpago (così era allora chiamata la foresta del Cansiglio) è un Diploma del 923 di Berengario I, incoronato Re d’Italia con l’appoggio dell’autorità ecclesiastica, nel quale il sovrano donava la foresta al feudo del Vescovo-Conte di Belluno. Nei secoli successivi numerose furono le concessioni di diritto di pascolo ad enti e privati, ma la pressione delle attività umane sulla foresta si acuì quando, in epoca comunale, il Cansiglio divenne proprietà della Comunità di Belluno. Le sorti della foresta migliorarono solo a partire dai primi anni del XV secolo, quando anche il territorio bellunese chiese protezione alla Repubblica di Venezia. Il Cansiglio rivestì un’enorme importanza economica per lo Stato veneziano: la sua ricca faggeta fu impiegata principalmente nella produzione di remi, legname da opera e carbone. Il governo francese e quello austriaco, succeduti con alterne vicende alla Serenissima, attuarono una gestione disattenta, offrendo occasioni di rivalsa sul patrimonio forestale alle popolazioni contermini finché, dopo la nascita del Regno d’Italia nel 1861, il Governo italiano dichiarò il Cansiglio Foresta Demaniale Inalienabile. La storia più recente dell’altopiano è segnata dai tragici avvenimenti legati alla seconda guerra mondiale: in Cansiglio si stabilì il quartier generale di volontari provenienti dalle aree vicine che, con alterne fortune, si unirono alla lotta partigiana.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te