I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
ISOLA GALLINARA

ISOLA GALLINARA

ALBENGA, SAVONA

301°

POSTO

351

VOTI
Condividi
ISOLA GALLINARA
Secondo la leggenda, sull’isola Gallinara riparò San Martino, vescovo di Tours, che trovò rifugio in una grotta rivolta verso il mare aperto, che ancora oggi porta il suo nome. Nel 1994 e 1996 la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria ha condotto scavi esplorativi lungo le pendici sud-est dell’isola e nella grotta di San Martino, che hanno confermato il suo utilizzo sia come ambiente sepolcrale sia come luogo di culto già a partire dal IV sec. d.C. L’isola ospitò probabilmente degli eremiti. Nel 500 d.C. s’instaurò un monastero benedettino, mentre nel corso del VIII secolo i monaci trasformarono l’isola in sede di una potente abbazia, che ampliò i propri possedimenti anche in terraferma. Tra il X e il XII secolo il monastero toccò l’apice della sua prosperità e, grazie a importanti donazioni, acquisì cospicue proprietà non solo nel Ponente Ligure, ma anche in Francia e in Spagna. Poi il declino e nel 1473, l’abbazia venne data in commenda. Dopo quasi quattro secoli, titolo e diritti passano alla Diocesi di Albenga e nel 1866 il vescovo Raffaele Biale cedette la Gallinaria a privati. L’isola non è visitabile, ma dalla Via Iulia Augusta si possono scorgere la torre cinquecentesca, fatta costruire dai genovesi; il palazzo padronale, più volte ampliato e rimaneggiato arrivando a inglobare i resti dell’antico monastero; la chiesetta del primo Novecento in stile neoromanico. Tuttora privata, l’isola è inserita dal 1989 nel sistema delle Aree protette della Regione Liguria. Possono, tuttavia, essere esplorati i suoi spettacolari fondali, che hanno restituito numerosissimi reperti archeologici di epoca romana e medievale, che convivono con affascinanti specie animali e vegetali di grande interesse naturalistico.

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

301° Posto

351 Voti
Censimento 2020

1,052° Posto

175 Voti
Censimento 2018

331° Posto

636 Voti
Censimento 2016

3,617° Posto

17 Voti
Censimento 2014

3,480° Posto

7 Voti
Censimento 2012

1,022° Posto

12 Voti
Censimento 2010

522° Posto

14 Voti
Censimento 2006

129° Posto

73 Voti
Censimento 2004

381° Posto

5 Voti
Censimento 2003

292° Posto

5 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

575°
20 voti

Area urbana, piazza

CENTRO STORICO DI ALBENGA

ALBENGA, SAVONA

582°
13 voti

Ponte

PONTE ROSSO

ALBENGA, SAVONA

583°
12 voti

Chiesa

CHIESA DI SANTA MARIA IN FONTIBUS

ALBENGA, SAVONA

582°
13 voti

Chiesa

CRIPTA DI SANTA MARIA IN FONTIBUS

ALBENGA, SAVONA

Scopri altri luoghi simili

40°
7,214 voti

Isola

ISOLA DELL'ASINARA

PORTO TORRES, SASSARI

205°
776 voti

Isola

ISOLA PALMARIA

PORTOVENERE, LA SPEZIA

240°
547 voti

Isola

ISOLA DI ORTIGIA

SIRACUSA

245°
514 voti

Isola

ISOLA DI SAN FRANCESCO DEL DESERTO

VENEZIA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

ISOLA GALLINARA

ALBENGA, SAVONA

Condividi
ISOLA GALLINARA
Secondo la leggenda, sull’isola Gallinara riparò San Martino, vescovo di Tours, che trovò rifugio in una grotta rivolta verso il mare aperto, che ancora oggi porta il suo nome. Nel 1994 e 1996 la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria ha condotto scavi esplorativi lungo le pendici sud-est dell’isola e nella grotta di San Martino, che hanno confermato il suo utilizzo sia come ambiente sepolcrale sia come luogo di culto già a partire dal IV sec. d.C. L’isola ospitò probabilmente degli eremiti. Nel 500 d.C. s’instaurò un monastero benedettino, mentre nel corso del VIII secolo i monaci trasformarono l’isola in sede di una potente abbazia, che ampliò i propri possedimenti anche in terraferma. Tra il X e il XII secolo il monastero toccò l’apice della sua prosperità e, grazie a importanti donazioni, acquisì cospicue proprietà non solo nel Ponente Ligure, ma anche in Francia e in Spagna. Poi il declino e nel 1473, l’abbazia venne data in commenda. Dopo quasi quattro secoli, titolo e diritti passano alla Diocesi di Albenga e nel 1866 il vescovo Raffaele Biale cedette la Gallinaria a privati. L’isola non è visitabile, ma dalla Via Iulia Augusta si possono scorgere la torre cinquecentesca, fatta costruire dai genovesi; il palazzo padronale, più volte ampliato e rimaneggiato arrivando a inglobare i resti dell’antico monastero; la chiesetta del primo Novecento in stile neoromanico. Tuttora privata, l’isola è inserita dal 1989 nel sistema delle Aree protette della Regione Liguria. Possono, tuttavia, essere esplorati i suoi spettacolari fondali, che hanno restituito numerosissimi reperti archeologici di epoca romana e medievale, che convivono con affascinanti specie animali e vegetali di grande interesse naturalistico.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2003, 2004, 2006, 2010, 2012, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te