I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
HOTEL CAROLA, 1890

HOTEL CAROLA, 1890

AGROPOLI, SALERNO

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HOTEL CAROLA, 1890
La struttura più antica – un imponente palazzo su tre piani – è stata costruita per uso di residenza estiva dalla famiglia nobiliare dei Mangoni di Copersito nell'ultimo quarto del XIX s., in assoluta contiguità al cosiddetto Palazzo Cirota o Palazzo della Pretura, oggi avente l'utile funzione di Palazzo Civico delle Arti. Già nel 1890 Nicola Carola e la moglie, in accordo con i Mangoni, fondarono nei locali del piano terra una trattoria con mescita di vini e emporio alimentare, e al primo piano una locanda. I Mangoni continuavano a frequentare il palazzo, al piano nobile o secondo, durante le vacanze estive. Le stanze erano e sono tutt'ora molto ampie e ariose, con una scalinata in pietra che conduce dal primo al secondo piano illuminata da due bifore in pietra. Al secondo piano i Mangoni istituirono anche una cappella privata, dove si sposarono le sorelle Carola nei primi decenni del XX s., tutt'ora esistente e consacrata. Nel 1927 entrò in famiglia Maria Sarnicola, come moglie di Gaetano Carola, che avrebbe costruito negli anni la fama del Carola come luogo di culto per gli amanti della cucina di pesce. Negli anni '30 del XX s. i Mangoni rinunciarono alla residenza estiva, vendendo tutto ai Carola, che ampliarono l'albergo sino al secondo piano incluso, dove ancora si conserva la stessa disposizione delle stanze e parte degli arredi mobili. La fama sovraregionale dell'Hotel Ristorante era già tale che a Gaetano Carola venne offerta già nel 1931 la tessera di socio vitalizio del Touring Club Italiano dall'allora presidente Giovanni Bognetti. Non a caso, negli stessi anni, il Carola divenne spesso meta del Principe Umberto di Savoia, in visita a Persano. Tra il 1935 e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Carola divenne la sede del confino di illustri antifascisti, tra i quali spicca lo scrittore e ideologo Franco Antonicelli. Illustre intellettuale torinese, Antonicelli coltivava amicizia con Benedetto Croce, che gli fece visita presso il Carola. Antonicelli si sposò a Capaccio il 26/12/1935, partendo dall'Hotel Carola, e fece anche da padrino di battesimo ad una delle figlie di Gaetano Carola, Cristina. Di Agropoli e di Raffaele Carola, fratello di Gaetano, Antonicelli ha lasciato un commovente ricordo nel racconto Autunno in Agropoli pubblicato nella raccolta Il soldato di Lambessa, Torino, Einaudi, 1956.Negli anni della Seconda Guerra Mondiale il Carola venne scelto quale base operativa del Comando Alleato del Generale Clark, la cui attività culminò nella famosa operazione Avalanche del 9 Settembre 1943, ossia lo sbarco tra Salerno e Paestum che portò alla liberazione dal giogo nazi-fascista. In quel frangente, il Comando Alleato ordinò un pranzo alla famiglia Carola per ospitare i generali italiani con i quali discutere dei termini della resa. Di ritorno dalle riprese del film Stromboli fatte in Sicilia (1949), la neo-coppia composta dal regista Roberto Rossellini e dall'attrice Ingrid Bergman si fermarono ad Agropoli perchè a conoscenza della fama del Carola. Negli anni '50 andava in vacanza al Carola il Principe di Baviera Rupprecht, ultimo erede al trono della corona bavarese, che prima da esule anti-nazista, poi da cultore delle bellezze italiche, spese lunghi periodi in Italia. Gli anni '50 e '60 videro una sequenza di ospiti illustri tra teste coronate e protagonisti del mondo dello spettacolo. I reali d'Olanda, si può dire 'in borghese', godettero dell'ospitalità del Carola, come testimoniato da una cartolina spedita dal loro palazzo reale. Negli stessi anni veniva in vacanza con la moglie al Carola anche il più illustre orientalista ed esploratore italiano del '900, Giuseppe Tucci, fondatore insieme a Giovanni Gentile dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente di Roma. Tra i tardi anni '50 e i primi anni '60 giunse in vacanza al Carola Bryan Walter Guinness, Barone di Moyne, erede della importante famiglia irlandese dei Guiness, fondatori della omonima fabbrica di birra. Una folta s

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La struttura più antica – un imponente palazzo su tre piani – è stata costruita per uso di residenza estiva dalla famiglia nobiliare dei Mangoni di Copersito nell'ultimo quarto del XIX s., in assoluta contiguità al cosiddetto Palazzo Cirota o Palazzo della Pretura, oggi avente l'utile funzione di Palazzo Civico delle Arti. Già nel 1890 Nicola Carola e la moglie, in accordo con i Mangoni, fondarono nei locali del piano terra una trattoria con mescita di vini e emporio alimentare, e al primo piano una locanda. I Mangoni continuavano a frequentare il palazzo, al piano nobile o secondo, durante le vacanze estive. Le stanze erano e sono tutt'ora molto ampie e ariose, con una scalinata in pietra che conduce dal primo al secondo piano illuminata da due bifore in pietra. Al secondo piano i Mangoni istituirono anche una cappella privata, dove si sposarono le sorelle Carola nei primi decenni del XX s., tutt'ora esistente e consacrata. Nel 1927 entrò in famiglia Maria Sarnicola, come moglie di Gaetano Carola, che avrebbe costruito negli anni la fama del Carola come luogo di culto per gli amanti della cucina di pesce. Negli anni '30 del XX s. i Mangoni rinunciarono alla residenza estiva, vendendo tutto ai Carola, che ampliarono l'albergo sino al secondo piano incluso, dove ancora si conserva la stessa disposizione delle stanze e parte degli arredi mobili. La fama sovraregionale dell'Hotel Ristorante era già tale che a Gaetano Carola venne offerta già nel 1931 la tessera di socio vitalizio del Touring Club Italiano dall'allora presidente Giovanni Bognetti. Non a caso, negli stessi anni, il Carola divenne spesso meta del Principe Umberto di Savoia, in visita a Persano. Tra il 1935 e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Carola divenne la sede del confino di illustri antifascisti, tra i quali spicca lo scrittore e ideologo Franco Antonicelli. Illustre intellettuale torinese, Antonicelli coltivava amicizia con Benedetto Croce, che gli fece visita presso il Carola. Antonicelli si sposò a Capaccio il 26/12/1935, partendo dall'Hotel Carola, e fece anche da padrino di battesimo ad una delle figlie di Gaetano Carola, Cristina. Di Agropoli e di Raffaele Carola, fratello di Gaetano, Antonicelli ha lasciato un commovente ricordo nel racconto Autunno in Agropoli pubblicato nella raccolta Il soldato di Lambessa, Torino, Einaudi, 1956.Negli anni della Seconda Guerra Mondiale il Carola venne scelto quale base operativa del Comando Alleato del Generale Clark, la cui attività culminò nella famosa operazione Avalanche del 9 Settembre 1943, ossia lo sbarco tra Salerno e Paestum che portò alla liberazione dal giogo nazi-fascista. In quel frangente, il Comando Alleato ordinò un pranzo alla famiglia Carola per ospitare i generali italiani con i quali discutere dei termini della resa. Di ritorno dalle riprese del film Stromboli fatte in Sicilia (1949), la neo-coppia composta dal regista Roberto Rossellini e dall'attrice Ingrid Bergman si fermarono ad Agropoli perchè a conoscenza della fama del Carola. Negli anni '50 andava in vacanza al Carola il Principe di Baviera Rupprecht, ultimo erede al trono della corona bavarese, che prima da esule anti-nazista, poi da cultore delle bellezze italiche, spese lunghi periodi in Italia. Gli anni '50 e '60 videro una sequenza di ospiti illustri tra teste coronate e protagonisti del mondo dello spettacolo. I reali d'Olanda, si può dire 'in borghese', godettero dell'ospitalità del Carola, come testimoniato da una cartolina spedita dal loro palazzo reale. Negli stessi anni veniva in vacanza con la moglie al Carola anche il più illustre orientalista ed esploratore italiano del '900, Giuseppe Tucci, fondatore insieme a Giovanni Gentile dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente di Roma. Tra i tardi anni '50 e i primi anni '60 giunse in vacanza al Carola Bryan Walter Guinness, Barone di Moyne, erede della importante famiglia irlandese dei Guiness, fondatori della omonima fabbrica di birra. Una folta s
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