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DESCRIZIONE
Il Giardino Torre, posto al margine nord orientale del Real Bosco di Capodimonte, sull’omonima collina di Napoli, nasce come giardino di delizie, vivaio e fruttiera reale all’interno della riserva di caccia voluta da Carlo di Borbone (1716-1788). Dopo anni di chiusura e abbandono un attento studio condotto sotto la supervisione di Delizie Reali Scarl, ha guidato il recupero di questo luogo di straordinaria rilevanza storico-culturale, testimonianza preziosa della vocazione produttiva dei Siti reali borbonici. L’intervento di restauro – curato dalle società Euphorbia srl e Minerva srl – ha interessato il vasto patrimonio botanico e gli edifici settecenteschi nonchè i viali e le mura perimetrali: il Casamento turrito con l’antico forno a legna dove, si narra, sia stata cotta la prima pizza Margherita, il Giardino dei Fiori che rappresenta l’area più preziosa del complesso; le fontane e le antiche serre per la coltivazione dell’ananas – prime in Europa - e il cosiddetto Giardino della Purpignera dove si coltivavano piante ornamentali in vaso e dove si conservano due semenzai-bulberie. La tenuta si estende su una superficie di circa 20mila mq, in gran parte coltivati ad agrumi, alberi da frutto, ortaggi e vegetali. Al centro del Giardino il maestoso esemplare di Canforo è tra gli alberi monumentali più importanti del Real Bosco di Capodimonte e d’Italia. Nel luglio 2023 il sito è stato riaperto al grande pubblico con oltre 600 piante tra agrumi – arancio e mandarino, chinotto, bergamotto, pompelmo e limoni –, alberi da frutto (pero, pesco, albicocco, susino e ciliegio); frutti esotici cari ai Borbone tra i quali ribes, ananas e lamponi; ortaggi ed erbe aromatiche. Oggi il Giardino Torre si presenta come il primo agroecosistema urbano didattico, produttivo e ricreativo di Napoli. Orti, Cucina e Cultura è la vocazione del sito che recupera la propria destinazione originaria di azienda agricola e giardino produttivo, ma anche di luogo di delizie, museo vivo, laboratorio permanente di cucina mediterranea basata sui principi di biodiversità e sostenibilità, centro didattico di educazione alimentare e botanica che vede la partecipazione di una comunità attiva costituita da associazioni culturali, cooperative sociali e piccole imprese virtuose del territorio. La Caffetteria-Bistrot e la Pizzeria allestiti negli ambienti del Casamento storico, propongono un’offerta gastronomica che trae ispirazione dal luogo. La filosofia è quella della filiera corta e della stagionalità: dagli orti alla tavola. Gran parte dei prodotti usati in cucina provengono dagli orti della tenuta e da altri piccoli artigiani del territorio.
Il Giardino Torre, posto al margine nord orientale del Real Bosco di Capodimonte, sull’omonima collina di Napoli, nasce come giardino di delizie, vivaio e fruttiera reale all’interno della riserva di caccia voluta da Carlo di Borbone (1716-1788). Dopo anni di chiusura e abbandono un attento studio condotto sotto la supervisione di Delizie Reali Scarl, ha guidato il recupero di questo luogo di straordinaria rilevanza storico-culturale, testimonianza preziosa della vocazione produttiva dei Siti reali borbonici. L’intervento di restauro – curato dalle società Euphorbia srl e Minerva srl – ha interessato il vasto patrimonio botanico e gli edifici settecenteschi nonchè i viali e le mura perimetrali: il Casamento turrito con l’antico forno a legna dove, si narra, sia stata cotta la prima pizza Margherita, il Giardino dei Fiori che rappresenta l’area più preziosa del complesso; le fontane e le antiche serre per la coltivazione dell’ananas – prime in Europa - e il cosiddetto Giardino della Purpignera dove si coltivavano piante ornamentali in vaso e dove si conservano due semenzai-bulberie. La tenuta si estende su una superficie di circa 20mila mq, in gran parte coltivati ad agrumi, alberi da frutto, ortaggi e vegetali. Al centro del Giardino il maestoso esemplare di Canforo è tra gli alberi monumentali più importanti del Real Bosco di Capodimonte e d’Italia. Nel luglio 2023 il sito è stato riaperto al grande pubblico con oltre 600 piante tra agrumi – arancio e mandarino, chinotto, bergamotto, pompelmo e limoni –, alberi da frutto (pero, pesco, albicocco, susino e ciliegio); frutti esotici cari ai Borbone tra i quali ribes, ananas e lamponi; ortaggi ed erbe aromatiche. Oggi il Giardino Torre si presenta come il primo agroecosistema urbano didattico, produttivo e ricreativo di Napoli. Orti, Cucina e Cultura è la vocazione del sito che recupera la propria destinazione originaria di azienda agricola e giardino produttivo, ma anche di luogo di delizie, museo vivo, laboratorio permanente di cucina mediterranea basata sui principi di biodiversità e sostenibilità, centro didattico di educazione alimentare e botanica che vede la partecipazione di una comunità attiva costituita da associazioni culturali, cooperative sociali e piccole imprese virtuose del territorio. La Caffetteria-Bistrot e la Pizzeria allestiti negli ambienti del Casamento storico, propongono un’offerta gastronomica che trae ispirazione dal luogo. La filosofia è quella della filiera corta e della stagionalità: dagli orti alla tavola. Gran parte dei prodotti usati in cucina provengono dagli orti della tenuta e da altri piccoli artigiani del territorio.
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