Costruita tra il 1955 e il 1970, la Villa si presenta al visitatore con le sue linee semplici e in una posizione spettacolare che domina il Canavese. All’interno, oltre agli arredi, la dimora custodisce una preziosa collezione di dipinti del XIX secolo, frutto della passione dell’architetto Piero Enrico per artisti che, fecero parte del panorama pittorico piemontese tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
Nella collezione si riconoscono differenti stili che spaziano dai bellissimi paesaggi romantici di Antonio Fontanesi alle composizioni astrattiste del friulano Luigi Spazzapan. I diversi percorsi artistici di questi pittori trovano a Villa Flecchia un punto di contatto nella comune passione per il paesaggio. I dipinti sembrano quasi gareggiare in bellezza con lo straordinario panorama che si ammira da ogni finestra della Villa, lasciando l’occhio libero di spaziare attraverso le aree pianeggianti, in cui rigogliose zone boscose e campi coltivati lasciano intravedere piccoli centri abitati, per poi perdersi all’orizzonte, interrotto soltanto dai rilievi montuosi della Serra Morenica di Ivrea.
Nel 2011 i coniugi Enrico hanno voluto donare la Villa al FAI, con l’intento, come suggeriscono le parole dello stesso Piero Enrico, “di preservare nel tempo ciò che ho collezionato con amore e sacrificio nel corso della mia vita”.
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