Costruita intorno al 1420, dai padri Romitai Agostiniani, fu acquistata dal principe Luigi Sanseverino per realizzare il convento, che inizialmente veniva chiamato monastero di Santa Chiara dell'ordine dei cappuccini, detto delle Cappuccinelle e Poverelle di Gesù Cristo.
Nel 1723, l’attuale Sant'Angelo, ebbe l’idea di far costruire questo piccolo monastero avviando i lavori di costruzione e nel 1724 furono largamente finanziati dal Principe Giuseppe Leopoldo Sanseverino.
Nel 1739 il monastero fu distrutto.
Nel 1810 le truppe francesi invasero e distrussero il monastero, e alcune delle suore preferirono morire piuttosto che affrontare le loro sevizie. A seguito dell'accaduto il convento venne soppresso e venduto al comune, che vi realizzò la prima sede municipale cittadina. La chiesa rimase invece proprietà ecclesiastica, ed è inclusa attualmente nella parrocchia facente parte della Basilica del Beato Angelo d'Acri.
La chiesa ha una classica tipologia delle Chiese annesse ai conventi.
Ha un’unica navata, con altare maggiore e coretto sopra all’ingresso.
Sulla parete di fondo dell’altare maggiore, rivestita con fondale in legno, sono messi in spazi lacunari cinque tele di sconosciuta attribuzione che da anni aspettano una identificazione e opportuni restauri.
Il luogo della sua edificazione fu all’interno del centro abitato, chiamato allora Colla, e che oggi è situato nell’attuale via Padula.
L’attuale altare maggiore è stato costruito con un altare ligneo, al di sotto del quale è posta un’urna contenente le reliquie di un martire cristiano.
È inoltre presente, sulla parte destra, un altare ubicato in muratura.