Per iscritti FAI riduzione del 40% per l'acquisto del Chorus pass ridotto a 10 euro anziché 14 euro per la visita alle chiese del Patriarcato di Venezia.
VISITA ARTISTICA
lunedì – sabato | 10.30 – 17
(chiusura biglietterie, bookshop e ultimi ingressi dieci minuti prima della chiusura)
DESCRIZIONE
La Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, conosciuta anche come San Trovaso, è un luogo di culto di grande importanza situato nel cuore di Venezia. Questo gioiello architettonico fu eretto in onore dei santi martiri Gervasio e Protasio, le cui reliquie sono conservate nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. La chiesa, probabilmente costruita nella prima metà del IX secolo, subì diverse fasi di ristrutturazione nel corso dei secoli, con una ricostruzione definitiva tra il XVI e il XVII secolo ad opera di architetti legati alla scuola di Palladio. La facciata principale, rivolta a sud-ovest e affacciata su un campo rialzato con un pozzo, presenta una grande finestra semicircolare delimitata da elementi curvilinei a doppia voluta, mentre un timpano triangolare incornicia l’intera facciata. Lungo il canale di San Trovaso si trova una seconda facciata simile alla prima, accanto alla quale si erge il nuovo campanile con grandi finestre sormontate da un tamburo ottagonale.
COSA VEDERE
All’interno della chiesa si può ammirare una pianta a croce latina con un’unica navata e numerose cappelle laterali. Tra le opere d’arte di maggior rilievo spicca la scultura in marmo del XVIII secolo intitolata “San Giovanni Battista”, di autore sconosciuto, presente nella Fonte Battesimale. La Cappella Molin ospita l’olio su tela di Domenico Tintoretto intitolato “Crocifissione con le Marie” del 1589, che rappresenta le Marie commosse e addolorate ai piedi della croce, sostenendo e confortando la madre di Gesù. Nel Presbiterio si trovano due maestosi candelabri in legno dorato del 1700, decorati con fregi vegetali e teste di putti nello stile di Brustolon. Inoltre, spicca l'”Adorazione dei Magi”, un olio su tela di Domenico Tintoretto della fine del XVI secolo e inizio del XVII secolo, caratterizzato da una grande ricchezza di personaggi e dettagli, tra cui pastori, la Famiglia Sacra e i Re Magi. La chiesa ospita anche dipinti come il “Martirio dei Santi Gervasio e Protasio” del 1910 di V. Ponga, che raffigura il martirio dei santi patroni della chiesa, e il dipinto di Domenico Tintoretto intitolato “San Gioacchino cacciato dal tempio” della fine del XVI secolo e inizio del XVII secolo, che rappresenta una scena vivace e complessa della vita di San Gioacchino. Altre opere significative si trovano nelle cappelle Milledonne, del Santo Sacramento, della Pietà, della Natività di Maria, Lion, Barberigo, Clary e negli spazi circostanti, tra cui sculture, dipinti e bassorilievi che arricchiscono l’atmosfera spirituale e artistica della chiesa. Infine, l’organo costruito da Gaetano Callido nel 1765 per la Confraternita del Santissimo Sacramento, così come il bassorilievo in marmo “Santa Maria Elisabetta e la Vergine” del 1626-1628, sono ulteriori testimonianze dell’arte e della storia presenti all’interno di questa meravigliosa chiesa veneziana.
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