Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
PEDRES E LA SUA STORIA: DALLA TOMBA DEI GIGANTI AL CASTELLO

PEDRES E LA SUA STORIA: DALLA TOMBA DEI GIGANTI AL CASTELLO

OLBIA, SASSARI

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PEDRES E LA SUA STORIA: DALLA TOMBA DEI GIGANTI AL CASTELLO
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In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

L'insediamento archeologico si estende nella vasta regione denominata Casteddu o Pedres per la presenza del medievale Castel Pedreso. La località, a circa 7 km dal centro città di Olbia, conserva intatto il paesaggio antico: una fertile ed erbosa piana con macchie di lentisco e mirto e alberi di olivastro e querce secolari che si incuneano tra i grigi massi di granito modellati dalla natura che talvolta formano imponenti colline di pietra, una delle quali è la rocca su cui si erge il Castello.

l sito racconta una storia affascinante di una vita lunga 4000 anni: dall'insediamento dell'età del bronzo con nuraghe, abitato in capanne e tafoni e la sepoltura collettiva della tomba di giganti, all'età romana con villaggio e necropoli, al medioevo con la costruzione dell'abitato di Villa Petresa e del castello-fortezza. La roccaforte di Pedres, edificata nel XIII secolo, per molte sue caratteristiche lascia supporre progettisti e maestranze importate dalla Toscana durante il dominio nel Giudicato di Gallura della famiglia Visconti. Il castello è poi stato utilizzato come postazione militare durante la Seconda Guerra mondiale. E ancora oggi i fertili campi ospitano un'azienda agricola in perfetta continuità con il florido passato.

Dell'età del bronzo sono visibili i resti dell'imponente torre del nuraghe e il villaggio in capanne e tafoni, le tipiche rocce cave della Gallura e la tomba di giganti di Su Monte ‘e s'Abe, fra le più maestose della Sardegna. Dell'età romana sono note le tombe a cappuccina della necropoli e il riutilizzo del villaggio nuragico. È al medioevo che risalgono le strutture più imponenti ovvero il castello costruito nel XIII secolo a controllo di Civita (Olbia) e del confine tra i giudicati di Gallura a cui apparteneva e di Torres. La tomba consta di un corridoio allungato absidato nella parte posteriore e di un'ampia esedra con bancone-sedile, costituita da 10 lastroni ortostatici per parte. Oggi se ne individuano 13 totali. Non è presente la stele che potrebbe essere stata asportata in antico. Editta Castaldi, autrice dello scavo, riferisce infine del ritrovamento di una capanna romana addossata alla tomba. La salita alla rocca del Castello si effettua tra la fitta vegetazione con scale ricavate da enormi massi granitici. In cima, dal secondo piano, a circa 6 m d'altezza, una porta ad arco immette alla torre (conservata per un'altezza di oltre 10 m). L'accesso era, pertanto, possibile solo con scale di legno mobili.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Il sito è fruibile liberamente per quel che concerne la tomba dei giganti e il castello che sono stati oggetto di scavo archeologico e restauro. In occasione delle giornate FAI con l'ausilio di archeologi ed esperti si intende attuare un percorso inesplorato che coniughi tutta la storia del luogo dalle origini ai nostri giorni. Il cammino nella storia sarà nutrito di dati e luoghi inediti al fine di approfondire la conoscenza del sito archeologico nella sua completezza. Come specificato nella sezione dedicata alla descrizione geografica, storica ed archeologica, la piana di Pedres, anche per le sue peculiarità ambientali, è stata abitata fin dall'epoca prenuragica; in epoca romana ospitava un insediamento imponente e nel Medioevo, come testimonia la presenza del Castello, divenne un importante presidio militare del quale si narrerà la storia e l'evoluzione.L' itinerario parte dall'area archeologica, con la tomba dei giganti, e prosegue verso il castello. Alle 11 e alle 15.30, sia il sabato che la domenica, ci saranno due turni di visita speciali a cura dell'archeologa Paola Mancini,che includeranno il nuraghe Casteddu.

Testo scritto da Testo a cura della Dott.ssa Paola Mancini, archeologa e autrice, tra gli altri, del libro: "Gallura orientale preistoria e protostoria".

Iniziative speciali

Alle 11 e alle 15.30, in entrambe le giornate, sono previste visite guidate speciali a cura dell' archeologa Paola Mancini, che includeranno anche il Nuraghe Casteddu.

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni del Liceo classico, del Liceo Scientifico, della sezione distaccata del Liceo artistico di Olbia e della sezione distaccata di Budoni, dell’istituto Alberghiero di Arzachena. Dott.ssa Paola Mancini, archeologa.

Visite in lingua straniera

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