Il casino Ilderis anche impropriamente detto Torre del Conte, antica residenza settecentesca campestre della nobile e potente famiglia bitontina Ilderis, sorge libera fra i verdi ulivi penduli al centro di un esteso corpo rurale confinante a sud con lantica via AppiaTraiana e a nord con la SS 98. All'imponente struttura si accedeva tramite tre viali lunghi circa mt. 300 e larghi mt.10, un tempo abbelliti da filari di pinus pinea, arbusti dalla larga chioma ad ombrello, dei quali oggi purtroppo residuano soltanto due esemplari ormai rinsecchiti e senza vita. Percorrendo i viali si giunge ad uno spiazzo patio a semicerchio cintato su cui si affaccia la villa avente pianta rettangolare, sviluppata su tre piani ed abbellita da due rampe di scale ornate da balaustre che portano al loggiato del primo piano.
L'immenso complesso è dotato di due capienti pescare e di una grande cantina della capacità di 14 botti dalla quale tramite una scalinata in pietra si giunge al piano terra, caratterizzato da una bella facciata in bugnato e costituito da vari locali voltati a botte. Qui troviamo la sala refettorio, le scuderie, le cucine con grandi focolai e grandi dispense, l'abitazione del torriere e la cappella gentilizia. Quest'ultima situata all'estremità ovest del complesso, voltata a vela e coperta esternamente da una piramide rivestita da piccole tegole dargilla, presentava sulla facciata in asse con il portale una targa marmorea a guisa di cartiglio. Internamente presentava un altare alla Romana un'acquasantiera, credenzolette di marmo, ricche decorazioni in stucco ed un'antica tela a soggetto sacro ormai scomparsa.
Tramite le due rampe di scale esterne o la scaletta interna a chiocciola, detta a caracò, si giunge al primo piano, piano nobile, dove vi residuano vari ambienti destinati ad abitazione, servizi, un'ampia sala soggiorno con volta a padiglione completamente affrescata e due immense loggie. L'ultimo piano è costituito dalle soffitte le cui volte sono a capriate lignee coperte da tegole.