Casa Cavassa, oggi Museo civico della Città di Saluzzo, è uno degli edifici-simbolo del rinascimento saluzzese: fu la residenza di Galeazzo Cavassa e del figlio Francesco, membri di una famiglia originaria di Carmagnola, nobilitata nel 1460 ed entrambi vicari generali del marchesato. La casa fu trasformata in museo per iniziativa marchese Emanuele Tapparelli d'Azeglio (1816-1890), nipote dello scrittore Massimo, diplomatico cosmopolita, appassionato darte e dantiquariato, che nel 1883 acquistò ledificio ed intraprese poderosi lavori di ristrutturazione. Nel 1888 Emanuele Tapparelli dAzeglio sottoscrisse il suo testamento: la Casa Cavassa a Saluzzo, da me acquistata e quasi interamente restaurata, la lascio alla Città di Saluzzo onde se ne serva per uso di museo. Alla sua morte, nel 1890, l'Amministrazione comunale ereditò l'edificio con il mobilio e gli oggetti d'arte ivi conservati e lo aprì al pubblico l'anno seguente.