I Rezzonico, commercianti e banchieri originari di Como, trasferitisi a Venezia nel 1682,vennero insigniti nel 1687 del patriziato veneziano in virtù delle loro cospicue elargizioni e i prestiti alla Repubblica durante la guerra di Candia. Intorno al 1750 acquistarono il Palazzo (ancora incompiuto)che i Bon avevano commissionato a Baldassarre Longhena,e ne affidarono la prosecuzione (terminata nel 1756) a Giorgio Massari; la dimora viene ampliata e impreziosita dagli affreschi dei migliori pittori dell’epoca.Due anni dopo, in occasione delle nozze Rezzonico- Savorgnan, G.B. Tiepolo affrescava il soffitto di una delle sale tra la parte “vecchia” e il magnifico salone da ballo,a cui si accede attraverso lo scalone d’onore.Esso è costituito da due rampe addossate al muro parietale ed è ricavato su due piani con un pianerottolo all’altezza dei mezzanini e delimitato da balaustre di pilastri sagomati reggenti un corrimano liscio, intercalato da due statue raffiguranti l’Inverno e l’Autunno di Giusto Le Court. Il Longhena aveva progettato anche una piccola scala, quasi segreta, “a bovolo”, tuttora esistente nel lato nord del palazzo (scale “a bovolo” secondarie si trovano anche a Palazzo Pesaro a S.Stae e a Palazzo Corfù degli Scrigni a S. Trovaso).