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San Dalmazzo è la chiesa parrocchiale di Quargnento che, nel 1992, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha elevato al titolo di Basilica Minore per motivi spirituali, storici e artisti. Nell'attuale Basilica si conservano opere di notevole pregio: IL MAGNIFICO POLITTICO DI GANDOLFINO DA RORETO, del '400, una tempera su legno, recentemente restaurata dal laboratorio Nicola Restauri di Aramengo e una notevole terracotta di Filiberto di Alessandria, per la quale è in corso il progetto di restauro.
Sul restauro del polittico Giulia Marocchi della Soprintendenza di Alessandria scrive: "Il restauro del Polittico di Gandolfino da Roreto appartenente alla parrocchiale di San Dalmazzo in Quargnento rappresenta uno dei più prestigiosi obiettivi raggiunti nell'ultimo ventennio. La tavola organizzata in forma di trittico, infatti, rappresenta uno dei punti forti nella diffusione del linguaggio del pittore astigiano nei territori alessandrini. Infatti, quello di Quargnento è stato definito da Giovanni Romano il più bel polittico piemontese, dopo quello di Spanzotti, già in San Francesco a Casale e prima di quelli di Gaudenzio e del Grammorseo".
La prima chiesa di San Dalmazio, probabilmente edificata a pianta circolare su un preesistente tempio romano dedicato a Diana, fu consacrata da Papa Pasquale II nell'anno 1110. Distrutta dal Barbarossa, fu ricostruita nelle attuali forme a partire dal 1270, per concludere le navate laterali solo fra il 1560-1576. Ha un'originale facciata neo-gotica a fasce, ma soprattutto conserva un'abside romanica dell'XI° secolo. Presenta un campanile cinquecentesco di possente struttura. Questa chiesa è stata elevata nel 1992 al titolo di Basilica per motivi storici, artistici e spirituali. Sotto la navata centrale esiste tuttora una chiesa sotterranea dove venivano seppelliti i defunti fino a circa metà ‘800. Sotto l'altare c'era sicuramente una cripta che originalmente prendeva luce dalle finestre ora visibili sul retro dell'abside. A seguito dell'incendio propagatosi nell'interno della chiesa il 20 novembre 1890, essa fu restaurata e affrescata tra il 1899 e il 1904. Gli affreschi colpiscono per lo stile liberty, un esempio unico nel loro genere. La tecnica esecutiva fa sì che sembrino dipinti sul marmo. Il pittore che ha eseguito gli affreschi della volta e dell'Ultima cena è Vincenzo Boniforti (Vigevano 1866-1904), che utilizzava come modelli le persone del paese.
Opere di pregio conservate con cura nella Basilica quargnentina. Un borgo del Monferrato che conserva e recupera i propri beni, come dimostrano i recenti restauri delle opere della Basilica e anche il recupero della Chiesa della Confraternita di Santa Trinita, il progetto di sistemazione e messa in sicurezza dell'accesso al Campanile, la casa di Carlo Carrà.
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