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L'auditorium comunale intitolato al compositore Mauro Bortolotti è stato ricavato all'interno della ex chiesa domenicana di Santa Maria Maggiore nel centro storico di Narni, città fondata dopo la conquista da parte dei romani dell'insediamento umbro di Nequinum. L'edificio si affaccia lungo via Mazzini, strada che collega la centrale Piazza dei Priori con la parte bassa della città; questa zona, nel medioevo, faceva parte del Terziere di Santa Maria (uno dei tre quartieri in cui la città era suddivisa), nome dovuto proprio alla presenza di questa importante chiesa.
La fase più antica della chiesa risale al VI-VII secolo ed è testimoniata dai resti di un mosaico bizantino ritrovato lungo la navata laterale sinistra. I primi grandi stravolgimenti architettonici risalgono all'inizio del 1200 quando la chiesa viene affidata all'ordine domenicano. A questo periodo risale l'antica abside romanica visibile in fondo alla navata centrale riportata alla luce durante uno scavo archeologico. La struttura attuale è frutto di un ampliamento iniziato intorno al 1300 che ne ha modificato notevolmente le dimensioni per lunghezza, con la realizzazione dell'abside attuale, e per larghezza attraverso le navate laterali e le varie cappelle delle famiglie nobili narnesi che vi si aprono. Le volte a crociera cinquecentesche hanno sostituito le capriate in legno originali.
A partire dai primi anni del 1800 la chiesa viene piano piano dismessa e abbandonata. Con l'occupazione da parte delle truppe napoleoniche della città diventa caserma e stalla per i cavalli. A seguito della Seconda guerra mondiale diventa magazzino e rimessa comunale. Solo alla fine degli anni sessanta importanti interventi strutturali ne riconsentono l'utilizzo. Diventa prima sede del museo della città, poi biblioteca comunale e infine negli anni 2014-2015 auditorium comunale intitolato al compositore narnese Mauro Bortolotti. Tutte queste vicissitudini hanno purtroppo nel tempo fatto perdere gran parte degli arredi e delle decorazioni. Rimangono tuttavia importanti testimonianze conservate in loco e nel museo della città di palazzo Eroli come l'annunciazione di Benozzo Gozzoli e alcuni affreschi come una Madonna in trono col bambino, una crocifissione e la così detta "Capella della Genesi".
In occasione delle Giornate Fai di Primavera 2024, l'auditorium farà da cornice al concerto della Fanfara dell'Accademia Navale che si svolgerà sabato 23 marzo alle ore 15.30. Al termine sarà possibile visitare una delle opere più maestose di Narni, l'Ex Chiesa di San Domenico accompagnati dai volontari della Delegazione di Terni e del gruppo Fai Giovani. L'Accademia Navale, sin dalla sua inaugurazione nel 1881, istituì una piccola fanfara, composta solo da ottoni, allo scopo di garantire l'addestramento alla marcia degli Allievi e rendere gli onori militari nelle visite ufficiali. Nel corso del secondo conflitto mondiale venne sciolta per poi ricostituirsi nel 1965 per iniziativa del Contrammiraglio Luigi Vivaldi, allora comandante dell'Istituto. Dal 2009 ha assunto la denominazione di "Fanfara" per sottolinearne la specifica connotazione militare. Attualmente la Fanfara dell'Accademia Navale è costituita da personale proveniente dai vari Conservatori e Licei Musicali italiani, consta - a pieno organico - di 20 elementi, ed è diretta dal 1° Luogotenente Franco Impala'.
Gruppo FAI Giovani di Terni