Nel 1882 il mantovano Ulisse Sicola ottiene dalla Giunta comunale il permesso di aprire un’edicola per giornali nella centralissima piazza Sant’Andrea, vicino alla chiesa progettata da Leon Battista Alberti. Qualche decennio dopo, nel 1925, Sicola venne esortato a trasferire la costruzione in piazza Canossa – dove tuttora è collocata – “per non interferire con la trionfale Basilica Albertiana”.
Stando alle carte d’archivio, risalgono a quest’epoca alcuni interventi di manutenzione non meglio precisati. L’Edicola in ferro battuto, lamiera, legno e vetro poggia su un basamento in muratura a pianta ottagonale e include inferiormente una zoccolatura a sostegno di un ordine architettonico di bifore in stile neo-gotico; la copertura, infine, culmina in un pinnacolo di metallo sbalzato. Dopo averne ottenuto il vincolo dalla Soprintendenza, nel 1992 la Delegazione FAI di Mantova ha lanciato una sottoscrizione che ha permesso alla Fondazione di acquistare il piccolo gioiello, che versava in uno stato di degrado e abbandono. Grazie a un accurato restauro, gli è stata restituita l’originaria funzione commerciale, con i fiori al posto dei giornali, e con estrema soddisfazione dei mantovani che sono tornati a godere di un angolo intatto di città. Nel 2004, infine, è stata nuovamente oggetto di pulitura e verniciatura nell’ambito dell’operazione denominata l’“Edicola ritrovata”, intervento che ha previsto, inoltre, la messa a norma dell’impianto elettrico.
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