18 luglio 2024
Fino al 24 novembre potrai visitare al Negozio Olivetti in Piazza San Marco la mostra Tony Cragg. Le forme del vetro a cura di Cristina Beltrami e Jean Blanchaert.
In sintonia con gli spazi progettati da Carlo Scarpa sono esposte al pubblico una selezione di sculture in vetro provenienti dalla collezione personale dell’artista e un’opera creata ex novo in stretto dialogo con gli spazi scarpiani.
Tra i maggiori artisti della scena internazionale, Tony Cragg (Liverpool, 1949) reinventa costantemente il linguaggio della scultura sviluppando complesse relazioni tra materia e forma. A partire dagli anni Ottanta Cragg ha ampliato la gamma dei materiali impiegati riuscendo sempre, grazie forse anche a una formazione scientifica, a penetrare l’essenza di ciascuna materia e sfruttarne al meglio – e sovente al limite – ogni potenzialità: bronzo, ferro, ceramica, legno e naturalmente, vetro.
Tutte le sculture presenti al Negozio Olivetti sono state realizzate a Murano, in vetro soffiato e in vetro massiccio, con qualche incursione seguendo la tecnica della cera persa, o soffiate interamente a mano.
A Villa e Collezione Panza a Varese è in esposizione fino al 6 gennaio 2025 la mostra Nel tempo che, attraverso cinquantanove opere di ventitré artisti provenienti dalla collezione di Giuseppe Panza di Biumo, esplora un argomento tra i più misteriosi e complessi della nostra vita.
«Nell’arte contemporanea il tempo è, appare, si palesa. È un fenomeno da indagare, non come simbolo o divinità, ma come presenza immateriale e intangibile, liquido amniotico del cosmo nel quale galleggiamo, culla di ogni nostro stato d’animo, di ogni azione, di ogni risveglio, di ogni nostra immagine e rappresentazione della realtà», afferma Gabriella Belli – da febbraio 2024 curatrice del delle attività espositive e del programma culturale di Villa e Collezione Panza – introducendo l’esposizione articolata in due registri narrativi, il tempo eterno e il tempo della realtà, che guidano il visitatore nelle cinque sezioni della mostra: il senso (del tempo), la durata (del tempo), i luoghi (del tempo), il rumore (del tempo) e l’esperienza (del tempo).
Fino al 16 febbraio 2025 l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE) ospita la mostra Ossi di seppia, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas ed Eugenio Montale.
A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra Ossi di seppia, presenta ventitré fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.
«Attraverso gli sguardi e le visioni di Ugo Mulas e di Eugenio Montale, avrete colto anche voi qualcosa di più del suo spirito autentico. È questo, del resto, lo scopo, e anche l’effetto, che hanno cultura e arte: cambiare la nostra visione, e così i nostri pensieri. Cambiare noi stessi». Daniela Bruno, Vicedirettrice Generale FAI per gli Affari Culturali
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