Percorsi di luce nella Chiesa di Santa Luciella ai Librai a Napoli

Percorsi di luce nella Chiesa di Santa Luciella ai Librai a Napoli

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Percorsi di luce nella Chiesa di Santa Luciella ai Librai a Napoli
Dal territorio

30 settembre 2024

Nella Chiesa di Santa Luiciella la luce si fa elemento di valorizzazione. Il progetto “Percorsi di luce”, realizzato grazie a I Luoghi del Cuore, enfatizza il racconto della storia di questo luogo mediante il linguaggio visivo, creando un'esperienza coinvolgente durante le visite guidate alla chiesa e all’ipogeo.

Da luogo chiuso e dimenticato a racconto vivo di un culto popolare

Uno stretto vicolo di Spaccanapoli, fino a pochi anni fa facile da ignorare nel via vai di uno dei quartieri più animati di Napoli. In fondo al vicolo si trova la Chiesa di Santa Luciella ai Librai, il cui nome si lega sia al contesto in cui è stata realizzata sia alla Confraternita che per secoli l’ha gestita.

La chiesetta fu fondata poco prima del 1327, per volere del consigliere reale degli Angiò, Bartolomeo di Capua. Fu l’antica sede di culto della corporazione dei Maestri Pipernieri, lapicidi che scolpivano il durissimo piperno: temendo che le schegge potessero conficcarglisi negli occhi, iniziarono a venerare Santa Lucia, protettrice della vista. Si trattava di una corporazione molto potente in città, visti i presunti poteri alchemici con cui sarebbero stati capaci di infondere alle pietre energie benigne o maligne. L’affresco con lo stemma della corporazione è ancora visibile sopra il portale d’ingresso, in piperno.

Profondamente rimaneggiata nel XVIII secolo, nel 1748 divenne sede dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione, ma dopo alterne vicende nel Novecento restò chiusa e inutilizzata.

Nel 2019, l’Associazione Respiriamo Arte APS ha ottenuto in concessione la chiesetta – in abbandono da oltre 30 anni – avviandone il restauro e un piano valorizzazione con importanti risvolti sociali, che hanno coinvolto il vicolo in cui sorge la chiesa e gli abitanti del quartiere. e riaperto.
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Il culto delle anime pezzentelle

Nel Seicento la peste dilaga a Napoli, come in molte parti di Italia. Le vittime sono migliaia, sepolte in fosse comuni per contenere l’epidemia: si perde la memoria delle singole persone.

La straordinaria creatività partenopea dà così origine al culto delle anime pezzentelle: si crea un sodalizio ideale tra defunti senza identità e persone che aspirano a una grazia, per una gravidanza, una guarigione, o qualsiasi altra ragione. Ognuna di loro adotta un teschio e prega regolarmente per il suo proprietario affinché possa in tal modo giungere in Paradiso e, una volta là, ricordarsi dell’“adozione” e adoperarsi per la concessione della grazia richiesta.

Il culto era particolarmente radicato a Santa Luciella, il cui ipogeo custodisce il celebre “teschio con le orecchie”: le cartilagini mummificate lo fanno considerare speciale rispetto agli altri, per questa unicità più “ricettivo” alle preghiere. Erano infatti proprio le “capuzzelle” dei defunti anonimi, cioè i teschi, a venire adottate con il culto delle anime pezzentelle.

santa luciella

I Luoghi del Cuore e il progetto di racconto

Nel 2022 l’incontro tra la Delegazione FAI di Napoli e l’Associazione Respiriamo Arte ha portato alla partecipazione di Santa Luciella all’11° censimento “I Luoghi del Cuore”. I voti sono stati raccolti non soltanto nella chiesa, ma in tutto il quartiere, che ha partecipato attivamente.

«Ci è capitato di arrivare alla chiesa per l’apertura giornaliera e di trovare pacchi di firme appoggiate sui gradini della soglia», ha raccontato Angela Rogliani, vicepresidente dell’Associazione.

Grazie ai voti di 11.450 persone, Respiriamo Arte ha potuto partecipare al bando che segue ogni edizione del censimento, candidando il progetto “Percorsi di luce”, che ha ottenuto un contributo di 20.000 euro da FAI e Intesa Sanpaolo, a cui si è aggiunto il sostegno de i Guzzini e la sponsorizzazione tecnica dell’architetto Fabio Ciaravolo, che ha donato il progetto illuminotecnico.

santa Luciella

La luce si fa elemento di valorizzazione: il nuovo sistema di illuminazione realizzato grazie al progetto, che è partito da un’accurata rilettura storica e critica dell’edificio, permette di creare di volta in volta scenari differenti, focalizzando l’attenzione di chi guarda su diversi dettagli della chiesa, uno alla volta. L’obiettivo del progetto realizzato è enfatizzare il racconto della storia di questo luogo mediante il linguaggio visivo, attraverso l’uso di velature luminose, in cui le parti illuminate si bilanciano con quelle in ombra, per creare un'esperienza coinvolgente ed emozionante durante le visite guidate alla chiesa e all’ipogeo.

I Luoghi del Cuore

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