12 aprile 2024
Un’esplosione di colori e profumi dipingono in primavera i giardini e parchi storici che circondano i Beni del FAI.
Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA) – una “villa di delizia” a due passi dal Lago Maggiore – nasce come dimora di campagna della famiglia Della Porta nel Cinquecento e divenne fastosa residenza estiva nel Settecento quando, in onore della moglie – la contessa milanese Isabella Giulini – Gian Angelo III Della Porta, intraprese un ridisegno della proprietà trasformando giardino e villa in una vera e propria dimora di rappresentanza consona allo status sociale raggiunto dalla famiglia. Nel grande declivio verde, infatti, fu costruito un monumentale giardino all’italiana terrazzato, un vero e proprio “Teatro’’ che in primavera si tinge delle tonalità dei colori dei fiori che sbocciano.
In particolare, in marzo e aprile il giallo è il colore protagonista: nel vasto “Teatro’’ sono stati piantati, infatti, circa ventimila bulbi di narciso, simbolo dall’antichità della ripresa primaverile. In questo periodo si può passeggiare alla base dei muretti e ammirarne la forma delle corolle, godere dei profumi e dei colori a distanza ravvicinata.
Nel mese aprile sono i tulipani a colorare il giardino di Villa Della Porta Bozzolo. Questi fiori, importati in Europa dall’Asia nel Cinquecento, sono fiori di primavera veramente affascinanti e particolarmente apprezzati per i loro colori accesi e per le foglie verde intenso. Sono amati anche perché il loro bulbo può dare origine a diverse varietà e sfumature di colore, tutte molto diverse tra loro.
Villa Della Porta Bozzolo è famosa anche per la sua strepitosa collezione di rose, che conta più di 500 specie. Da metà aprile a tutto maggio il roseto racconta la storia della “regina dei fiori”, attraverso la sua evoluzione da pianta selvatica a pianta ornamentale con annesso il viaggio che l’ha portata dagli orti dei conventi ai giardini di re e signori, diventando il fiore più noto e diffuso nei giardini del mondo intero.
Passeggiando per il roseto si può ammirare e imparare a conoscere le rose descritte da Erodoto o da Plinio il Vecchio, quelle giunte in Europa dalla Terra Santa o dalla Persia, quelle che a fine Settecento varcarono gli oceani partendo da lontani territori di Cina e Asia, fino a quelle create dai maestri rosaisti francesi del XIX secolo.
Ogni area del giardino è dedicata a una particolare varietà e specie di rosa e all’interno è possibile individuare la capostipite degli ibridi della specie.
Tra le diverse varietà è possibile ammirare le Rose Antiche (galliche, alba, centifoglie, damascene, cinesi, ibridi francesi e inglesi) e Botaniche.
Anche il grande parco romantico di ben 41 ettari del Castello di Masino a Caravino (TO) da metà aprile ai primi di maggio si tinge dei colori della primavera.
In questi mesi il bianco domina su tutti perché circa 6.000 esemplari di Spirea Vanhouttei sono pronti a sbocciare dando vita al cosiddetto “Giardino delle nuvole”.
Piantate nel 2007, su progetto donato dall'architetto paesaggista Paolo Pejrone, le spiree fanno da contorno ai grandi prati del giardino all'inglese e fiancheggiano il viale che dal parterre superiore scende al grande prato di Eufrasia dove si tiene a fine aprile la rinomata mostra mercato Tre giorni per il giardino.
La Spirea Vanhouttei è un arbusto spogliante dalla forma cespugliosa e ricadente, molto rustico, resistente agli inverni rigidi e al caldo siccitoso estivo, un arbusto che durante gran parte dell'anno è piuttosto discreto e anonimo, ma proprio fra aprile e maggio, con la sua candida fioritura, regala ai visitatori un’esperienza immersiva indimenticabile e dal sapore romantico.
Godere e contemplare questa fioritura molto particolare e unica è la migliore occasione per trascorre un pomeriggio primaverile nella natura. Passeggiando lungo il viale, con il tempietto ottocentesco sullo sfondo, sembra effettivamente di camminare dentro una nuvola bianca.
Lo scenografico spettacolo delle fioriture primaverili è davvero un’occasione imperdibile per visitare questi due Beni del FAI: non aspettate troppo, il prodigio dura poco!