Il Trabocco Turchino di San Vito Chietino recupera il suo aspetto autentico

Il Trabocco Turchino di San Vito Chietino recupera il suo aspetto autentico

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Il Trabocco Turchino di San Vito Chietino recupera il suo aspetto autentico
Dal territorio

26 settembre 2022

Grazie a “I Luoghi del Cuore” il Trabocco Turchino a San Vito Chietino (CH) ha recuperato il suo aspetto originario ed è stato riportato alla sua piena funzione: una macchina da pesca in legno, che costituisce un elemento identitario del paesaggio marino delle coste garganiche, molisane e abruzzesi.

Sono terminati i lavori di restauro del Trabocco Turchino che il FAI e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto con un contributo di 20.000 euro, assegnato nell’ambito de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.

Nel 2018, al 9° censimento de “I Luoghi del Cuore”, il Trabocco Turchino, uno dei più belli della costa di San Vito, si è classificato al 14° posto nazionale (1° in Abruzzo), grazie ai voti di 20.077 persone: una mobilitazione nata anche in virtù dell’attenzione riservata ai “luoghi d’acqua”, in accordo con la campagna #salvalacqua promossa nel 2018 dal FAI e volta ad aumentare la sensibilità dei cittadini sul valore di questa preziosa ma sempre più scarsa risorsa.

In virtù di questo risultato straordinario, il Comune di San Vito Chietino ha presentato un progetto di recupero sul Bando per la selezione di interventi che il FAI lancia dopo ogni censimento. Il progetto è stato approvato a fine 2019, ottenendo un finanziamento di FAI e Intesa Sanpaolo. Dopo diversi mesi di attesa a causa della pandemia, il progetto di recupero del Trabocco Turchino, in parte snaturato da un intervento precedente e in alcune parti danneggiato dalle mareggiate invernali, è stato finalmente realizzato - tra l’autunno del 2021 e l’estate di quest’anno – con l’utilizzo di tecniche e materiali tradizionali.

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Il Trabocco Turchino è collocato a ridosso della costa teatina nel comune di S. Vito Chietino. Il tratto di costa in oggetto è caratterizzato da una progressione di promontori sul mare, una falesia arenacea, e di piccole cale laterali con fondo ciottoloso: tale sistema costituisce l'immagine tipica della zona. I trabocchi possono essere considerati come costruzioni caratteristiche della costa in oggetto, frutto di scelte legate alle risorse locali e alla cultura materiale espressa nel territorio, il risultato dell'ottimizzazione di forme, strutture e uso dei materiali rispetto alle specifiche condizioni ambientali e tecniche. Il Turchino, oltre a rappresentare l'ultimo esempio di "genius loci" ancora osservabile, concretizza anche la trattazione che ne fa Gabriele D'Annunzio nel "Trionfo della morte", romanzo scritto proprio su quel promontorio, la cui descrizione appare la più emozionante e appropriata che sia mai stata scritta.

Il Trabocco Turchino svolge la funzione di promozione paesaggistica e culturale del territorio. Viene utilizzato dal Comune di San Vito Chietino, che ne è proprietario, e concesso in uso a soggetti pubblici e privati, per attività didattiche, conferenze e convegni, manifestazioni culturali, artistiche, scientifiche ed educative, celebrazione di matrimoni, servizi fotografici e degustazioni di prodotti tipici del territorio.

Il recupero, realizzato con il cofinanziamento del Comune di San Vito Chietino, s’inserisce nel programma di interventi straordinari, con finalità di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico della costa. In linea con il reale significato del trabocco, l’intervento ha contribuito a ricostituire l'immagine autentica del sistema attraverso il ripristino dei sottosistemi che lo caratterizzano.

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