20 giugno 2025
In tutta la Liguria i “risseu”, i tipici pavimenti a mosaico in ciottoli bianchi e neri, contraddistinguono cortili di palazzi e ville, vialetti di giardini storici, e sono diffusi sui sagrati di moltissime chiese.
Anche il giardino di Villa Rezzola a Lerici, da poco inaugurato al pubblico, custodisce più di 50 mq di risseu, che ricoprono i pianerottoli delle lunghe scalinate presenti nel parco e decorano con piccoli riquadri le parti laterali dei gradini in cotto. Nell’intervento da poco concluso sono stati tutti accuratamente recuperati e restaurati grazie ai tanti italiani che hanno deciso di destinare il 5x1000 alla Fondazione inserendo il codice fiscale 80 10 20 30 154.
Magnifico esempio di giardino all’inglese di inizio ’900, il giardino di Villa Rezzola accoglie il pubblico con un suggestivo percorso all’ombra di pergolati, che si apre in ampi belvederi e terrazze che affacciano sul Golfo dei Poeti, ed è arricchito dal suono dell’acqua, che attraverso vasche, laghetti e fontane accompagna i visitatori.
Prima dell’intervento del FAI era evidente la condizione di degrado in cui versavano il giardino e i suoi percorsi, con condizioni di instabilità strutturale e dissesto che rendevano impossibile percorrere in sicurezza i sentieri, e ampie parti totalmente ricoperte da vegetazione e spessi strati di terriccio.
I mosaici in acciottolato di Villa Rezzola presentano decorazioni semplici, geometriche, di vasi e fiori stilizzati che richiamano le forme naturali e elementi architettonici del giardino.
Un mosaico però in particolare si discosta da questi motivi ricorrenti: durante i lavori, lungo una scalinata che scende sotto il primo parterre della Villa, con grande sorpresa è stato scoperto sotto uno spesso strato di terra un risseu con una curiosa decorazione di un leone, purtroppo fortemente dissestato a causa dell’abbandono e della mancata manutenzione.
L’intervento ha voluto conservare e mantenere questi elementi architettonici originali che arricchiscono il disegno del giardino e lo rendono unico nella sua complessità, anche laddove sembravano completamente perduti.
I mosaici sono stati puliti e smontati quando necessario perché fortemente rovinati, per poter così ricostruire e consolidare lo strato sottostante di malta e pulire i ciottoli, che sono stati accuratamente suddivisi per colore e dimensione e posti in sacchi, pronti ad essere riposizionati. Per replicare esattamente il disegno esistente, sono stati eseguiti dei rilievi dal vero con dei grandi fogli da lucido, in cui si è specificata la divisione per colore di ogni parte.
Un lavoro di restauro molto particolare, che ha consentito di conservare e valorizzare degli elementi architettonici storici tipici della Liguria e unici della Villa e del suo giardino.
Firmare e inserire il codice fiscale del FAI 80 10 20 30 154 nelle caselle Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei Beni culturali e paesaggistici e nella casella Sostegno agli Enti del Terzo Settore è un gesto semplice, che non costa nulla, ma che vale molto: grazie al 5x1000 riusciremo, infatti, a sostenere gli altri lavori di restauro e manutenzione non solo del giardino, ma anche dell’edificio principale: dalla manutenzione del tetto, dagli impianti elettrici e di sicurezza, al restauro degli arredi e alla sua valorizzazione, affinché questa straordinaria Villa affacciata sul Golfo dei Poeti possa essere vissuta e amata “da molti frequentatori”, come scrisse Maria Adele Carnevale nel suo testamento, donando nel 2020 questa dimora al FAI.
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