I rondoni volano intorno alla Torre Doria di San Fruttuoso

I rondoni volano intorno alla Torre Doria di San Fruttuoso

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I rondoni volano intorno alla Torre Doria di San Fruttuoso
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05 giugno 2025

Grazie a un restauro consapevole che ha preservato antiche cavità della Torre Doria del borgo di San Fruttuoso, i rondoni potrebbero aver trovato un luogo ideale per costruire i loro nidi.

I rondoni all’Abbazia di San Fruttuoso

Tra le antiche pietre della Torre Doria, storico baluardo a difesa del borgo di San Fruttuoso a Camogli (GE), sono stati avvistati piccoli uccelli dal piumaggio color caffellatte: si tratta di rondoni pallidi (Apus pallidus), una specie migratrice che torna ogni anno tra metà marzo e metà aprile per nidificare, spesso riutilizzando gli stessi nidi degli anni precedenti.

Questi agili uccelli prediligono per la nidificazione cavità naturali o artificiali, con una particolare preferenza per falesie e scogliere ricche di grotte e anfratti. Tuttavia, si adattano anche agli ambienti urbani, trovando rifugio tra sottotetti, intercapedini architettoniche e, in alcuni casi, antiche torri.

È proprio nelle buche pontaie della Torre Doria — cavità lasciate nei muri per ospitare i travetti delle impalcature durante la costruzione — che i rondoni potrebbero aver trovato un luogo ideale per costruire i loro nidi. I recenti lavori di restauro hanno infatti tenuto conto della loro presenza, preservando con attenzione queste cavità e contribuendo così alla conservazione di preziosi siti di nidificazione.

La Torre Doria potrebbe così essere un esempio emblematico di "Monumento Vivo": un edificio storico in cui le caratteristiche architettoniche offrono rifugio a diverse specie di uccelli durante la stagione riproduttiva. Un luogo in cui il patrimonio culturale diventa alleato della biodiversità, testimoniando come la coesistenza tra uomo e natura sia possibile.

Una specie da tutelare

Oggi, molte specie di uccelli si trovano infatti ad affrontare minacce crescenti, sia nei contesti rurali che in quelli urbani. Da un lato, l’espansione dell’agricoltura intensiva, accompagnata da un uso massiccio di pesticidi e dalla graduale perdita degli elementi tipici del paesaggio rurale, come siepi e filari, causano la frammentazione e l’impoverimento degli habitat. Dall’altro l’espansione delle aree urbanizzate e l’architettura contemporanea – spesso caratterizzata da strutture lineari e prive di cavità, fessure e sottotetti – hanno drasticamente ridotto le opportunità di nidificazione, anche in ambito urbano.

La Giornata Mondiale dei Rondoni

Il 7 giugno si celebra ogni anno la Giornata Mondiale dei Rondoni, un’occasione dedicata a sensibilizzare sulla tutela di questi uccelli migratori minacciati dalla perdita di habitat e dalle trasformazioni architettoniche che riducono i siti di nidificazione. Per questo il FAI ha avviato il Progetto Rondoni, per portare l’attenzione sulla necessità di proteggere questa specie e promuovere l'importanza di interventi di restauro consapevoli sugli edifici storici. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire ai rondoni la possibilità di continuare a nidificare nei luoghi che da secoli li accolgono, trasformando luoghi di straordinaria bellezza in ambienti vivi; dall’altro, valorizzare un patrimonio architettonico e culturale che rappresenta una parte fondamentale della tradizione agricola del nostro Paese.

La Torre Doria di San Fruttuoso

torre doria

Un approccio applicato non solo alla Torre Doria di San Fruttuoso, ma anche in altri Beni del FAI, come Casa Macchi a Morazzone (VA) e il Monastero di Torba a Gornate Olona (VA). In quest’ultimo, ad esempio, sono state restaurate le torrette originariamente progettate per ospitare i rondoni — un tempo utilizzate per la raccolta del guano o delle uova — e sono stati installati richiami acustici per favorire il ritorno degli uccelli nei loro tradizionali siti di nidificazione.

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