09 giugno 2022
«Il Piemonte è un buon esempio di sport rivolto a tutti come strumento di salute, integrazione, educazione e rispetto».
È questa la motivazione data da ACES Europe in occasione della proclamazione del Piemonte a “Regione europea dello Sport 2022”, ed è proprio sulla scia di questo riconoscimento che il Gruppo FAI Giovani di Torino ha ideato un format nuovo per far conoscere al grande pubblico luoghi riservati della città.
Ne parla così Marta Cameletti, la Capo Gruppo: «Con il Gruppo FAI Giovani Torino abbiamo scelto di promuovere la scoperta di alcuni tra i più noti luoghi storici sportivi. Un nuovo format farà da palcoscenico: “Che FAI stasera?” un appuntamento inclusivo che possa stimolare la curiosità di tutti. La scelta di ripercorrere questo tema nasce da un connubio fondante per noi giovani: cultura del luogo - cultura dello sport. Tre appuntamenti scanditi nelle serate tra giugno e luglio, durante i quali sarà possibile visitare e apprendere la storia di alcuni dei circoli sportivi della città di Torino, rendendo accessibili luoghi che di solito sono riservati solo ai soci e offrendo la possibilità di conoscere e scoprire la storia dello sport della nostra città».
Prima tappa il 23 giugno 2022 al Circolo Eridano, uno dei più antichi club remieri d'Italia. Luogo di sport, tra canottaggio e canoa, ma anche centro culturale che ospita mostre e conferenze. Raccontare il Circolo Eridano significa parlare di oltre 150 anni di storia legata alla città e al meraviglioso paesaggio del Po e delle sue rive. L’Eridano nasce sulla sponda sinistra del Po nel 1864, subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia, e successivamente viene trasferito sulla sponda destra per dare spazio ai padiglioni dell’Esposizione Internazionale del 1911. Viene così costruito un nuovo edificio progettato nelle sue splendide forme dall’architetto Giuseppe Velati-Bellini e arricchito dalle decorazioni del pittore Giuseppe Bozzalla e dello scultore Giovanni Riva.
La storica società di canottaggio si apre alla comunità culturale e la accoglie nei suoi spazi con l’arrivo del Circolo degli Artisti. Il rapporto tra queste due realtà viene mantenuto fino ai primi anni del nostro secolo.
Oggi il Circolo Eridano continua a proporre un programma sportivo, ricreativo e culturale, mantenendo viva la storia culturale e sportiva della città.
Secondo appuntamento il 30 giugno al Motovelodromo “Fausto Coppi”, un luogo che appartiene alla memoria collettiva della città per essere stato palcoscenico di alcuni tra i più grandi eventi di ciclismo, calcio e rugby a Torino. Progettato dall’architetto Vittorio Ballatore di Rosana – esponente del liberty torinese – viene costruito nel secondo decennio del Novecento e oggi rimane l’unica architettura sportiva di Torino risalante a quell’epoca.
Una pista lunga 393 metri dove si conclusero alcune tappe del Giro d’Italia e della Milano-Torino, gare che videro partecipare grandi campioni come Bartali e Coppi. Negli anni ha ospitato i più differenti sport e svariate competizioni, come il rugby e il calcio, e proprio qui il Torino vinse i campionati del 1925-26 e del 1943-44.
Dallo sport alla musica, il Motovelodromo ha ospitato anche alcuni concerti come quelli dei Pooh e di De Gregori. Dopo i lavori di ristrutturazione, nell’aprile di quest’anno ha riaperto come spazio comune, di incontro e condivisione, e sono diverse le discipline ospitate, per onorare la sua eredità storica e sportiva in un continuum tra passato, presente e futuro.
Ultimo appuntamento prima della pausa estiva il 7 luglio: il FAI Giovani Torino porterà alla scoperta della Reale Società Ginnastica. La Società si insediò inizialmente nella rinomata Villa Glicini, ma fu successivamente trasferita in un edificio a due piani fuori terra affacciato su Corso Re Umberto, per poi arrivare alla sede definitiva nell’omonima via nel 1866, prima ancora denominata Contrada della Ginnastica. La sede era costituita da una grande palestra all’aperto e da un cortile caratterizzato dalla presenza di alti ippocastani, e le attività venivano svolte principalmente all’esterno.
L’archivio della Reale Società Ginnastica è stato riconosciuto dalla Soprintendenza come di interesse storico, in quanto testimonianza dell’attività di cui si faceva portavoce e della sua importanza nel contesto cittadino. A questo proposito si trovano al suo interno la bandiera dono di re Carlo Alberto (la prima è invece conservata nel Museo del Risorgimento), il busto commemorativo di Ernesto Ricardi di Netro, primo Presidente della Società, 700 trofei artistici, 60 medaglie, 84 allori e rami dorati e d’argento dei vincitori della Scuola.
Oggi è un luogo avvolto dalla storia, tradotto in molteplici oggetti e documenti conservati in differenti e numerose teche.
Non perdere l’occasione di immergerti nella storia dello sport a Torino.
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