06 maggio 2024
Casa Macchi, intatta testimonianza di dimora della borghesia lombarda della seconda metà dell’Ottocento, è stata lasciata in eredità al FAI con la volontà della sua ultima proprietaria che la casa «con tutto il suo arredamento, mobili, quadri, argenteria», diventasse «un museo vivo» per dare «lustro a Morazzone».
Il recupero e l’apertura al pubblico della Casa, ubicata nel centro storico di Morazzone, piccolo borgo di 4.000 abitanti in provincia di Varese, sono stati da subito interpretati dal FAI e dal Comune di Morazzone come un’importante opportunità per concorrere alla rivitalizzazione del centro storico del paese, a rischio di spopolamento, facendo diventare Casa Macchi un luogo aggregante e identitario per la comunità locale.
Con questo intento è stato promosso un Accordo di Programma che Regione Lombardia ha finanziato. A seguito dei lavori di restauro, Casa Macchi (oggi Museo riconosciuto) è aperta al pubblico dal dicembre 2022 e gli effetti di rivitalizzazione del centro storico di Morazzone sono già evidenti: dopo anni, stanno rifiorendo attività culturali e commerciali. Il centro storico è tornato ad essere vivo e nelle ultime Giornate FAI di Primavera ha accolto oltre 4.000 visitatori in diversi luoghi di interesse storico artistico e naturalistico.
Un’esperienza di intensa e virtuosa collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, alla quale ha partecipato anche Fondazione Cariplo che ha sostenuto gli studi iniziali e la realizzazione dell’Emporio di Casa Macchi, un negozio di generi vari a servizio della comunità, che recupera una bottega storica secondo un’idea di sostenibilità contemporanea.
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