05 dicembre 2021
Sulla piazza centrale del paese di Morazzone in provincia di Varese, Piazza Sant’Ambrogio 2, il FAI apre dal 5 dicembre l’Emporio di Casa Macchi: un negozio di generi vari a servizio della comunità, che recupera una bottega storica, documentata dall’Ottocento e chiusa nel 1975, con un’idea di sostenibilità contemporanea, nell’ambito di un progetto di rivitalizzazione dei centri storici di provincia a rischio di spopolamento, promosso dal Comune di Morazzone e sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.
L’Emporio di Casa Macchi occupa i locali di una bottega storica di pertinenza di Casa Macchi, dimora borghese di fine Ottocento tipica della provincia lombarda, lasciata in eredità al FAI nel 2015 dall’ultima proprietaria, Maria Luisa Macchi, con tutto il suo originale corredo di decorazioni, mobili e oggetti di vita quotidiana, e attualmente in restauro, per un’apertura al pubblico prevista alla fine del 2022 come nuovo Bene del FAI: “un museo vivo, che dia lustro a Morazzone” nelle volontà della donatrice.
Dall’Ottocento, i locali oggi dell’Emporio hanno ospitato diverse attività commerciali e artigianali: un pizzicagnolo, una macelleria, un parrucchiere, un laboratorio di sartoria e una cartoleria. Accanto a esso, sulla piazza e lungo la Strada Maggiore del paese, oggi Via Mazzucchelli, all’inizio del Novecento e fino al 1975 si contavano 25 tra negozi e botteghe, tra cui una drogheria e una pizzicheria, quattro fabbri e tre falegnami, una calzoleria e un negozio di maglieria, due forni per il pane e un fruttivendolo.
Gran parte di questi esercizi che animavano la vita e l’economia di Morazzone oggi ha chiuso i battenti. È un fenomeno diffuso nelle province di tutta Italia: i paesi si spopolano e i piccoli negozi chiudono, soffocati dal poco guadagno, senza appositi benefici fiscali, e schiacciati dalla concorrenza dei centri commerciali e dello shopping on-line. Eppure i piccoli negozi di paese hanno tradizionalmente una funzione collettiva che va oltre il loro specifico esercizio: tramandano la storia e l’identità del luogo, e soprattutto offrono un servizio di comunità e di vicinato, in quanto, molto spesso, unici presidi di vitalità e di socialità in paesi semi-abbandonati a una popolazione prevalentemente anziana.
Senza questi piccoli negozi, rischia di spegnersi la vita dei piccoli paesi. Nel 2018 Confesercenti ha lanciato un allarme: tra dieci anni i negozi di vicinato saranno estinti insieme al commercio al dettaglio. La pandemia ha rallentato questa crisi, ma i piccoli negozi e le botteghe artigiane soffrono e chiudono in Italia al ritmo di 10 mila all’anno, 27 al giorno.
Per reagire a questo fenomeno il FAI ha deciso di aprire l’Emporio, che sarà anche l’ingresso con biglietteria del futuro Bene, Casa Macchi. Ha restaurato i locali della storica bottega, abbandonati e degradati, e ne ha recuperato, oltre che la funzionalità, l’aspetto originale: svelando i soffitti a travi lignee nascosti dai cartongessi, che sono stati rinforzati e consolidati, mantenendo i serramenti originali e posando un pavimento in graniglie con disegni e colori tratti dalle porzioni originarie ritrovate in posto. I mobili d’epoca, inoltre, sono stati recuperati da una drogheria storica attiva a Milano dal 1929, La Casa del Miele, costretta recentemente a chiudere.
L’Emporio di Casa Macchi non è solo un esempio del recupero di un luogo storico, ma la proposta originale e attuale di un modello di economia locale basato su circolarità e sostenibilità che promuove valori e pratiche, comportamenti e stili di vita, che oggi è necessario e urgente adottare per contribuire tutti al contrasto della crisi ambientale. In questo negozio, infatti, si vendono alimenti sfusi, per ridurre gli sprechi e i rifiuti di inutili imballaggi, prodotti locali che sostengono l’economia del territorio, articoli realizzati con materiali riciclati, cartoleria e libri di seconda mano, e idee per lavori “fai da te”, che insegnano e promuovono riuso, risparmio e riciclo di risorse e materie: valori e pratiche alla base dell’economia domestica tradizionale, che oggi torna d’attualità, e perfino di moda.
Il negozio sarà regolarmente aperto venerdì, sabato (10-13.30 e 14-18.30) e domenica (10-13), con ulteriori giornate e prolungamenti d’orario nel periodo festivo, da controllare su www.faiemporiomacchi.it
Aperture straordinarie: lunedì 6, martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9, venerdì 24 e 31 dicembre dalle ore 10 alle 13.
Gli orari di apertura e la stessa offerta di prodotti sono oggetto di una prima sperimentazione: perché il servizio alla comunità locale sia realmente utile, il FAI sarà grato agli abitanti di Morazzone che daranno suggerimenti e consigli di quanto vorrebbero trovare nell’Emporio.
Si ringrazia il Comune di Morazzone, partner fondamentale del progetto ed ente promotore dell’Accordo di Programma con Regione Lombardia “per la realizzazione di interventi di rigenerazione e di rivitalizzazione urbana del centro storico del Comune, con il restauro di Casa Macchi volto a consentirne la fruizione pubblica”, firmato nel maggio 2017, virtuoso esempio di partenariato pubblico-privato.
Si ringrazia Regione Lombardia per aver creduto fortemente nel progetto di rivitalizzazione del centro storico di Morazzone a partire del restauro di Casa Macchi e aver finanziato l’Accordo di Programma che lo rende possibile.
Si ringrazia Fondazione Cariplo per il generoso contributo concesso al FAI nell’ambito del Programma “Patrimonio per lo sviluppo” a sostegno del progetto di Casa Macchi e, in particolare, della realizzazione dell’emporio che viene oggi inaugurato.