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I Giardini di Villa Taranto sono stati segnalati come Luogo del Cuore nel censimento del 2012
Il giardino di Villa Taranto è costituito, in realtà, da un insieme di più giardini fusi in un tutto unitario, e può essere considerato uno dei più grandi giardini appartenenti a privati. Ogni stagione presenta in essi le sue particolari caratteristiche; ogni giorno rivela, in un’infinita profusione e varietà, il nascere e lo sbocciare di rari esemplari provenienti dalle lontane regioni della Cina centrale o dagli elevati altopiani del Perù. Il terreno originale non è più riconoscibile nell’attuale sistemazione dei giardini. Quelli che sembrano essere pendii naturali di una valletta profonda, in realtà sono stati creati artificialmente dal capitano McEacharn, il quale, nel perseguire il suo ideale di giardino, trasformò le caratteristiche fisiche del luogo senza arrestarsi dinnanzi a nessuna barriera. Davanti alla veranda si estende un vasto prato con una fontana centrale a giochi d’acqua. Più in là, si trova la piscina, intelligentemente incorporata in un giardino a terrazza, sovrastante ad essa è la statua in bronzo del “Piccolo pescatore” di Vincenzo Gemito. Le varie pendenze e I numerosi declivi a terrazzo offrono sistemazioni ideali per ogni tipo di pianta. Il viale principale parte dal cancello che è sulla riva del lago, passa attraverso le zone più basse dei giardini e sale quindi gradatamente verso la villa. Altrettanto notevole è la raccolta di magnolie che bordano il viale principale al di là dei rododendri e compaiono a profusione in molte altre parti del giardino, sia come esemplari singoli sia in gruppi. Uno degli spettacoli più affascinanti per il visitatore è certamente la vasca dei loto con le sue migliaia di fiori. Il disegno della vasca è originale, con la gradinata ricurva, che imita l’esemplare più piccolo di un giardino portoghese. Di grande interesse è anche la serra della Victoria cruziana: queste piante acquatiche, provenienti dalla zona superiore del Rio delle Amazzoni, con le loro foglie massicce e circolari, che raggiungono i 2 metri di diametro, e i fiori delicatamente fragranti che cambiano colore nel giro di ventiquattro ore, passando dal bianco al rosso purpureo, sono al tempo stesso spettacolari ed esotiche. Può infine essere interessante accennare brevemente alla tradizione inglese qui introdotta dal capitano McEacharn: la piantagione di alberi che recano il nome di personaggi famosi si trova sul prato in leggera pendenza sottostante il “giardini d’inverno”. Ecco dunque i giardini di Villa Taranto, ordinati e pur naturali, rari ed esotici senza eccessivi artifici, rigogliosi e delicati, non interamente frutto del lavoro dell’uomo né della natura. Una creazione così complessa, testimonia della grande passione, della continua cura, dell’immutata tenacia posta dal suo realizzatore nel perseguire lo scopo prefissosi. E tale interesse va oltre la morte. Più di venti anni fa, infatti, il capitano McEacharn ha espresso il desiderio che, alla sua morte, i giardini siano mantenuti come l’equivalente italiano dei famosi Giardini Botanici di Kew in Inghilterra. Tale desiderio è stato soddisfatto dal Governo Italiano che, in nome della nazione, ha accettato il dono dei giardini.