Villa Adriana è stata costruita per volontà dall'imperatore Adriano (117-138 d.C.) e sorge su un pianoro tra i due affluenti del fiume Aniene nella piana sottostante di Tivoli.
E' la regina delle Ville imperiali dell'antica Roma e spicca per l'imponente grandiosità dell'architettura, edificata da un insieme di costruzioni monumentali, vie, specchi d'acqua, terme, biblioteche, teatri, templi che l'imperatore aveva voluto riprodotti come ricordo dei suoi numerosi viaggi nelle province dell'impero. Si tratta di una vera e propria città estesa su di un'area di circa 120 ettari, nella quale il grandioso complesso si presenta diviso in quattro nuclei diversamente caratterizzati: gli edifici di rappresentanza e termali, il Palazzo imperiale, la residenza estiva e la zona monumentale.
Dopo la morte di Adriano, la villa continuò a far parte dei beni della Casa Imperiale. Nei secoli successivi, e in special modo durante il Medioevo, subì un lento declino e fu spogliata dei suoi marmi, utilizzati in molti edifici e chiese dell'epoca. Fu riscoperta nel Rinascimento e fu fonte di ispirazione per architetti e artisti di ogni provenienza che ne ammirarono le forme pure e raffinate per poi riproporle nelle proprie opere.
All'inizio del `700 gran parte della villa fu acquisita dalla casata Conte che iniziò una campagna di scavi e la adornò con cipressi e viti. Dopo l'Unità d'Italia (1870) la villa passò al Demanio dello Stato.
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