Il Santuario della Madonna della Cornabusa si trova a Sant’Omobono Terme, in frazione Cepino, incastonato in una zona impervia, nel verde del valico prealpino del Pertüs, sul versante destro della Valle Imagna, precisamente lungo il dorsale del monte Albenza, a 658 metri sul livello del mare.
L’origine del luogo è da far risalire al periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra il 1350 e il 1440. Per sfuggire alle violenze alcuni abitanti della zona si nascosero in una “corna busa”, che in dialetto significa cavità naturale, portando con sé la statuetta lignea della Madonna che si racconta sia stata lì dimenticata e nel secolo successivo fu al centro di un miracolo. Proprio nel luogo in cui la statua fu ritrovata, nel corso dei secoli a partire dal '500, fu edificato il santuario dedicato al culto della Madonna della Grotta, che in seguito divenne Madonna della Cornabusa. Nel piazzale della grotta si trova un tempietto chiuso da inferriata che custodisce ancora oggi la statua.
Il santuario è aperto solo dal Lunedì dell’Angelo fino al termine dell’estate; nei restanti mesi dell’anno diventa difficile raggiungerlo. Ancora oggi punto di riferimento per tutta la comunità della Valle Imagna, necessita di svariati interventi di tutela e restauro di cui si fa portavoce un comitato che riunisce la Parrocchia di Cepino, la Comunità Montana Valle Imagna, l'Infopoint Valle Imagna e la Pro Loco di S. Omobono.
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