Santuario della Madonna della Cornabusa: una rinnovata valorizzazione

Santuario della Madonna della Cornabusa: una rinnovata valorizzazione

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Santuario della Madonna della Cornabusa: una rinnovata valorizzazione
Dal territorio

28 giugno 2021

Grazie al contributo concesso dal FAI con Intesa Sanpaolo, un prezioso intervento restituisce il suo valore al Santuario della Madonna della Cornabusa

Sant’Omobono Terme (BG), 26 giugno 2021. Presentato stamattina il nuovo progetto di comunicazione e valorizzazione del Santuario della Madonna della Cornabusa a Sant’Omobono Terme (BG), in frazione Cepino, finanziato grazie al contributo concesso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo nell’ambito del censimento I Luoghi del Cuore.

Guarda il video sul Santuario

UNA GRANDE MOBILITAZIONE PER UN LUOGO CHE UNISCE

Nel 2018 il Comitato “Amici della Cornabusa” - che riunisce il gruppo di volontari attivi presso il Santuario, la Parrocchia di San Bernardino da Siena di Cepino, la Comunità Montana Valle Imagna, l'Infopoint Valle Imagna e la Pro Loco di Sant’Omobono Terme - ha promosso la raccolta voti in occasione della nona edizione de “I Luoghi del Cuore”, facendo ottenere al Santuario il quarto posto nella classifica nazionale con 47.936 voti. Grazie a questo ottimo risultato, la Parrocchia di San Bernardino da Siena di Cepino, a cui fa capo il Bene, ha potuto partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento, presentando un progetto di promozione per il Santuario e il suo contesto paesaggistico e storico, dal titolo La Cornabusa nel Cuore, valutato poi idoneo e finanziato da FAI e Intesa Sanpaolo con un contributo di 9.000 euro. Un intervento prezioso, che permette di valorizzare il luogo con l’intento di approfondire e consolidare il suo legame con il territorio, restituire ai pellegrini un’esperienza di visita a 360 gradi e attirare anche l’interesse di un pubblico giovane.

UN PEZZO DI STORIA INCASTONATO NELLA ROCCIA

Il Santuario della Madonna della Cornabusa si trova in un territorio di grande spiritualità e fede religiosa. È incastonato in una zona impervia e boschiva sul versante destro della Valle Imagna e precisamente lungo il dorsale del monte Albenza, a 658 metri sul livello del mare. Il cuore del Santuario è la grotta sacra, lunga 96 metri e larga 20, un vero e proprio luogo di culto naturale, in cui acqua, luce e roccia si mescolano armonicamente. La sua unicità era nota anche a uno dei suoi più cari visitatori, Angelo Giuseppe Roncalli, divenuto Papa Giovanni XXIII, che definì questa “basilica rupestre” come “il Santuario più bello che esiste, perché non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”.

Le origini del sito risalgono ai tempi delle tumultuose lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra il 1350 e il 1440, quando alcuni abitanti della zona, per sfuggire alle violenze, si nascosero in una “corna busa”, che nel dialetto locale significa cavità naturale. Una donna anziana molto religiosa portò con sé nella grotta la statua della Madonna Addolorata, alla quale il gruppo di rifugiati rivolse le proprie invocazioni. La devozione crebbe in seguito al primo miracolo, in cui una pastorella sordo-muta, rifugiatasi nella grotta con il suo gregge per sfuggire a un temporale, ritrovò la sua voce. Proprio in questo luogo, nel corso dei secoli a partire dal Cinquecento, fu edificato il santuario dedicato al culto della Madonna della Grotta, che poi diventò “Madonna della Cornabusa”.

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UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTO IL TERRITORIO

Attorno al Santuario si è oggi sviluppato un sistema di accoglienza e di attrazione per i visitatori, di cui fanno parte la Casa del Pellegrino e il Museo del Santuario dove sono ospitate le antiche tavolette ex voto dei devoti che nei secoli hanno frequentato questo luogo, oltre ad altri oggetti liturgici di grande interesse storico-artistico. Accanto al museo si possono inoltre visitare le stanze dove ha soggiornato Angelo Giuseppe Roncalli durante le sue visite al Santuario, fino a poco prima dall’elezione al soglio pontificio: per tale motivo il Santuario rientra tra i Luoghi Giovannei ed è meta importante per i devoti a San Giovanni XXIII.

Il Santuario della Madonna della Cornabusa è dunque un punto di riferimento per fedeli, visitatori e abitanti della valle, che lo vivono come luogo di fede e di devozione collettiva, ma anche di aggregazione e di identità, di sicurezza e di speranza.

L’INTERVENTO

L’intervento finanziato grazie al contributo “I Luoghi del Cuore”, coordinato da Moma Comunicazione, ricrea e valorizza la rete di percorsi che hanno come fulcro il Santuario, facilitando e diversificando l’accessibilità al sito, grazie a nuovi materiali a disposizione del pubblico, sia in formato cartaceo che digitale. È stata infatti realizzata una mappa cartacea che raccoglie e presenta i 6 percorsi che conducono al Santuario e descrive i servizi e gli spazi a disposizione del visitatore una volta raggiunto il luogo sacro. Gli stessi itinerari sono inseriti, come un unico sistema di cammini, nella app Orobie Active, già molto diffusa tra gli escursionisti e che da questo mese vanta anche la collaborazione di Explora - Regione Lombardia.

È stato anche rinnovato il sito internet www.cornabusa.it, con un’attenzione alla facilità d’uso per gli utenti e contenuti più approfonditi: dalle informazioni di servizio, alla descrizione degli spazi e dei cammini.

Per la promozione del progetto La Cornabusa nel Cuore e dello stesso Santuario è stato inoltre realizzato un video che raccoglie le testimonianze di tanti fedeli e visitatori: un racconto a più voci per descrivere l’affetto che lega le persone a questo luogo. Attraverso una call virtuale si inviteranno le persone a condividere sui social i motivi per cui la Cornabusa è davvero un “luogo del cuore”.

Il progetto sarà promosso anche attraverso un’attività di comunicazione pianificata sui media locali.

LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto La Cornabusa nel Cuore erano presenti: il Parroco del Santuario della Cornabusa Don Alessandro Locatelli, il Sindaco di Sant’Omobono Terme Ivo Manzoni, il Capo Delegazione FAI di Bergamo Claudio Cecchinelli, il Presidente della Comunità Montana Valle Imagna Roberto Facchinetti, il Presidente del Consorzio BIM Carlo Personeni, Renzo Frosio in rappresentanza del Comitato volontari “Amici della Cornabusa”, la referente di Moma Comunicazione Laura Colleoni e Don Gianluca Salvi dell’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Bergamo.

Don Alessandro Locatelli, parroco e rettore del Santuario della Cornabusa ha commentato così il progetto: “Il Santuario della Cornabusa, grazie al lavoro attivo dei volontari e di tutti i partner coinvolti, è finalmente al centro di un’azione di valorizzazione che coinvolge più fronti. I tantissimi fedeli che giungono al Santuario da tutta la bergamasca, dalla Lombardia, da varie parti d'Italia e anche dall’estero verranno aiutati a trovare le informazioni utili e saranno coinvolti in modo più intenso nella fruizione del Santuario. Ringrazio il FAI che permette ai cittadini di dimostrare il proprio amore per i luoghi ai quali tengono e appartengono e, ancora, tutti i volontari che si sono mossi per ottenere questo risultato!

Renzo Frosio, uno dei volontari del Comitato “Amici della Cornabusa” ha aggiunto: “Ci siamo avvicinati a piccoli passi a questo progetto, spinti certamente dall’opportunità offerta dal FAI. Abbiamo creato il comitato, coinvolto tutti i pellegrini, informandoli di questa grande iniziativa, e raccolto le firme. Abbiamo alte aspettative: speriamo che il Santuario della Cornabusa venga maggiormente conosciuto in ambito nazionale e che possa essere frequentato da un numero sempre maggiore di pellegrini. Sosterremo il FAI, che ogni giorno attraverso la sua missione promuove la cura e la tutela del patrimonio del nostro Paese.

Claudio Cecchinelli, Capo Delegazione FAI Bergamo, ha sottolineato l’importanza del luogo: "Il Santuario della Cornabusa è un luogo fortemente identitario per gli abitanti della Valle Imagna, ma anche per chi in Valle Imagna ha le sue radici pur vivendo in ogni parte del mondo. Un vero ‘Luogo del Cuore’ che si vuole raccontare, una comunità che desidera far conoscere e apprezzare il valore storico e ambientale del suo territorio, aprendosi ai visitatori".

Roberto Facchinetti, Presidente della Comunità Montana Valle Imagna, ha rinnovato i motivi del sostegno al progetto: “La Comunità Montana Valle Imagna ha sostenuto da subito e con convinzione la candidatura del Santuario della Madonna della Cornabusa all’iniziativa FAI. Durante il censimento l’apporto del nostro ente fu quello di stimolare la partecipazione attiva di ognuno non solo per semplice aff etto, devozione o desiderio di tutela e valorizzazione ma per dimostrare come la collaborazione virtuosa tra società civile e istituzioni, religiose e laiche, potesse davvero conseguire risultati straordinari e rendere una piccola comunità, come quella della Valle Imagna, in grado di competere in una manifestazione tanto prestigiosa e di livello nazionale.

LE INIZIATIVE CHE HANNO ARRICCHITO L’APPUNTAMENTO

In occasione dell’evento di presentazione del progetto La Cornabusa nel Cuore, nel pomeriggio di sabato 26 giugno sono state organizzate alcune visite guidate al Santuario della Cornabusa e al Museo, mentre domenica 27 giugno alle ore 15.00 si è tenuto un concerto in terrazza con il trio Einaudi project, trasmesso anche in streaming sui canali social del Santuario.

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