Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
SAN SALVATORE NEL CASTRUM DI SAIANO

SAN SALVATORE NEL CASTRUM DI SAIANO

RODENGO-SAIANO, BRESCIA

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SAN SALVATORE NEL CASTRUM DI SAIANO
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In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Via Castello e dintorni sono un luogo denso di storia. Nel Medioevo qui c'era un castrum, struttura difensiva con fossato, rifugio di persone e di beni in caso di scorrerie, con ingresso rivolto a est. Nei successivi secoli divenne sede di dimore fisse, subendo varie trasformazioni, fino all'assetto attuale dove, in mezzo a un gruppo di case modeste, sorgono l'antica chiesa di S. Salvatore ex parrocchiale e il grande palazzo Bettoni, villa settecentesca, separati da un silenzioso vicolo. Tutto con la cornice di un parco secolare. Ampio parcheggio nella vicina via S. Rocco.

La struttura fortificata, collocabile tra X e XI sec., esistente fino al XVII sec., era un recinto costruito con opere piuttosto primitive di palizzate e terra battuta: un ricetto che nel 1300 era forse sotto la protezione del vescovo di Brescia. S. Salvatore fu fondato in epoca alto medievale sui resti di un edificio tardo-antico destinato ad uso cimiteriale ed eretto sulle rovine di una villa romana. In epoca basso medievale, la chiesa fu abbattuta per costruirne una più ampia a tre navate con campanile. Dopo le trasformazioni di età rinascimentale, nel Seicento si costruì l'edificio che è quello attuale. Nel XX secolo la chiesa sconsacrata conobbe il degrado delle strutture e l'uso improprio degli ambienti. Alla fine degli anni Novanta fu completamente restaurata e recuperata.

La chiesa di San Salvatore presenta una semplice facciata barocca: l'ingresso è caratterizzato da un bel portale marmoreo, mentre la parte sommitale termina con un timpano triangolare. L'abside, pentagonale e arricchita da lesene, è orientata verso est. L'interno di belle proporzioni si presenta luminoso e arioso con eleganti colonne tuscaniche in pietra che suddividono l'ambiente in tre navate. Le cappelle laterali sono decorate con pregevoli stucchi e affreschi di epoche diverse, dal barocco corrispondente all'ultima fase di edificazione, ai tempi più recenti dell'Ottocento e Novecento. Grazie al restauro effettuato negli anni Duemila è stato possibile recuperare e rendere visibili alcuni lacerti della decorazione rinascimentale preesistente, come l'interessante affresco votivo con l'immagine di Sant'Antonio Abate. La chiesa risulta priva degli altari marmorei; infatti una parte dell'arredo liturgico e delle opere d'arte che ornavano la chiesa, si trova attualmente nella Chiesa parrocchiale di Cristo Re, posta nelle immediate vicinanze.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La ex chiesa di San Salvatore non è visitabile regolarmente, ma è usata come auditorium e aperta in occasione di conferenze ed eventi culturali. Durante le Giornate FAI sarà possibile visitare questo luogo e conoscere le sue vicende storiche e peculiarità artistiche. Sarà, inoltre, l'occasione per apprezzare il prezioso lavoro di studio e restauro eseguito a partire dalla fine negli anni Novanta che ha permesso di salvaguardare dal degrado e dall'oblio questo edificio, trasformandolo in moderno centro culturale. Un esempio virtuoso di recupero architettonico. La visita si completa con gli esterni dell'adiacente palazzo Bettoni, conosciuto in passato come villa Paolina e ora come villa Maria. Questo pittoresco fronte settentrionale che funge da muro di cinta del palazzo, fu eseguito verso la fine dell'ottocento su disegno dell'arch. Antonio Tagliaferri, in stile eclettico neogotico con un ricco apparato decorativo, costituito da merlature, archetti sotto gronda, finestre a bifora a tutto sesto. Un fossato, seppur privo d'acqua, due ponticelli, uno di accesso al vicolo della chiesa e uno alla villa e un tozzo torrione con pinnacoli suggeriscono atmosfere medioevali.

Testo scritto da Laura Metelli

Iniziative speciali

INIZIATIVA COLLATERALE: STORIE DELLA CANTINA MIRABELLA
Sabato e Domenica: 10:00-12:00 (ultima visita)
 / 13:30-17:30 (ultima visita)
C/O Cantina Mirabella, Via Cantarane, 2, 25050 Saiano BS

Accesso libero con priorità per iscritti FAI fino ad esaurimento dei posti disponibili, contributo suggerito a partire da 3€.
Le visite durano circa 20 minuti.
La visita, curata dai dipendenti della Cantina e dai volontari del FAI, non sarà il tradizionale percorso incentrato sui processi di vinificazione del Franciacorta, ma si concentrerà sulla storia della cantina.
Si tratta di un edificio storico in stile vagamente fascista, noto localmente come “il Catinù”, costruito intorno al 1940, come cantina sociale, per favorire la cooperazione fra i contadini della zona,  migliorare la qualità del vino e investire in nuovi macchinari. L’edificio assunse un ruolo particolare alla fine della seconda guerra mondiale, quando il caveau divenne temporaneo luogo di prigionia dei partigiani catturati dalle truppe naziste e fucilati nella notte fra il 26 e 27 aprile 1945 sulla retrostante collina. Sono ricordati come i Martiri di Rodengo.

Visite a cura di

Volontari FAI, Gruppo FAI di Sebino e Franciacorta

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