In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La chiesetta di San Rocco, una delle tre dedicate al Santo di Montpellier presenti in città, si trova in via Casalnuovo, nel rione omonimo sorto come espansione dei Sassi in epoca aragonese. Qui trovarono dimora, probabilmente alla fine del 1500, i profughi di origine serbo-croata-albanese, detti gli Schiavoni, in fuga dalle terre albanesi dal 1385 occupate dai Turchi ottomani che volevano imporre la religione islamica.
La chiesetta dovrebbe essere stata edificata tra la fine del ‘500 e l'inizio del ‘600, e fino a fine ‘800 non aveva costruzioni adiacenti. Inizialmente era dedicata a Santa Teresa, con l'aggiunta "a Menabbiento", il nome della via per un breve periodo nell'800. In seguito fu ripristinato il nome di via Casalnuovo, tuttora in uso. Fu per un periodo di proprietà privata, poi tornò alla Curia cittadina.
La chiesetta ha una facciata dalle linee semplici. L'interno presenta un unico vano, con volta a botte su cui si apre un lucernario. L'altare in pietra ha forme baroccheggianti. È presente una piccola sacrestia. Pur in assenza di manufatti artistici rilevanti, l'insieme risulta gradevole.
Nel corso della visita, verrà raccontata la storia della chiesetta e del rione degli Albanesi (ma qui hanno abitato anche ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna). Attualmente questo luogo sacro viene utilizzato, la prima domenica del mese, dalla comunità ortodossa presente in città. Durante le Giornate FAI di Primavera saranno esposti i loro arredi e paramenti sacri, ulteriore testimonianza della multiculturalità cittadina.
Narrazione a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Statale "Dante Alighieri" di Matera.
Inglese.