PORTA DELLA LIBERTÀ CATTEDRALE DI TROIA

TROIA, FOGGIA

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PORTA DELLA LIBERTÀ CATTEDRALE DI TROIA

"Porta della libertà" è l’espressione con cui viene indicato il portale bronzeo minore della Cattedrale di Troia. Quello che ne consente l’accesso dalla fiancata sinistra prospiciente Piazza Episcopio. Realizzata nel 1127 da Oderisio da Benevento, la porta è suddivisa da robuste cornici bullonate in 24 pannelli disposti in sei registri orizzontali. Il terzo dal basso, decorato da possenti protomi leonine porta-anelli, ne separa la parte superiore prevalentemente figurativa, da una inferiore costituita da una lunga iscrizione. Nella prima sono incise le sagome ageminate, dei primi nove vescovi di Troia, con l’ultimo, Guglielmo II, nell’atto di donare la città ai Santi Apostoli Pietro e Paolo. La seconda celebra, in un testo carico di pathos, la strenua lotta sostenuta proprio nel 1127 dalla popolazione che non esitò a distruggere le mura del castello normanno, scavare un fossato e prendere le armi, “pro libertate tuenda”, contro le pretese egemoniche ed accentratrici di Ruggero II. Non solo un’opera d’arte, dunque, sia pure di elevato valore estetico, anche un prezioso documento che consente di ricavare la data di fondazione della città e ricostruire con esattezza la cronotassi episcopale dei suoi primi 108 anni di vita, ma soprattutto una gloriosa pagina di storia incisa nel bronzo per tramandare ai posteri l’epopea di un popolo che combatte per la sua libertà.

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