Nel maggio 2015 apre, in concomitanza con l’inaugurazione di Expo, la nuova Piazza Gino Valle dedicata al “padre” del progetto, l’Arch. Gino Valle,
scomparso prima della sua realizzazione. Le vie adiacenti sono dedicate ad altri due progettisti storici: Aldo Rossi e Ignazio Gardella.
Ad oggi la piazza Gino valle è la più grande di Milano e rappresenta il nucleo del piano di riqualificazione dell’area Portello e di riconversione dell’ex
area industriale Alfa Romeo.
Questo grande spazio pubblico si apre di fronte al pre-esistente edificio della Fiera di Milano e si sviluppa con presenze architettoniche a disegno differenziato articolate intorno alla grande piazza con pavimentazione inclinata.
Tre edifici destinati a uffici e funzioni commerciali, infatti, racchiudono la piazza creando uno spazio contenuto, ma al tempo stesso, aperto verso le aree circostanti: il loro volume, enfatizzato dalle forme ascendenti e discendenti, è caratterizzato da un effetto di leggerezza volutamente creato dai progettisti con l’alternanza di materiali lucidi e opachi.
Particolare è anche il disegno della pavimentazione generato dalla sovrapposizione alla superficie calpestabile di un disegno a reticolo irregolare che
si deforma fino a restringersi ad imbuto verso il punto di imbocco della passerella che conduce al parco.
Appositamente creato per la piazza è il bassorilievo di Emilio Isgrò collocato nello spazio che da Viale Scarampo sale fino all’imbocco della passerella ciclopedonale, intitolato “Grande cancellatura per Giovanni Testori” e nato dall’elaborazione di un brano tratto dal libro Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori.