Istituita nel 2002, l’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo. Suddivisa in una Zona di Riserva Integrale ed una di Riserva Generale, l’AMP si estende dal pittoresco borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi racchiudendo verso il largo parte del grande banco roccioso della Cavallara. Il Parco deve la sua particolarità alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici, il tutto nella cornice di un paesaggio costiero tra i più suggestivi del Golfo. Resti di ville marittime romane, approdi, ninfei e peschiere sono oggi visibili lungo la costa sopra e sotto la superficie del mare a causa del bradisismo. Un’area che negli anni ’80 iniziò un lento declino durato oltre trent’anni e che dal 2002 - grazie all’istituzione dell’Area Marina Protetta e alla nascita del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, ha iniziato il suo percorso di tutela e riqualificazione, consentendo la rinascita di questo immenso patrimonio naturalistico ed archeologico. Dal 2010 è operativo il Centro per la Ricerca e Divulgazione scientifica del Parco (CeRD), ricavato all'interno di un vecchio edificio in stato di abbandono sulla scogliera antistante le Isole della Gaiola, oggi struttura di eccellenza per la conoscenza e la salvaguardia del mare di Napoli, per troppo tempo dimenticato.