Per iscritti FAI riduzione del 20% per gli eventi dell'Orvieto Festival della Piana del Cavaliere - Metamorfosi
DAL 5 AL 15 SETTEMBRE 2024
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Metamorfosi è il respiro profondo dell’anima culturale. È il filo invisibile che tesse insieme i frammenti di storie antiche e moderne, fondendoli in un caleidoscopio di significati sempre nuovi. Trasfigura tradizioni, linguaggi e visioni in un perpetuo rinnovamento rivelando la forza del cambiamento. È il mistero che abita il cuore dell’arte, della letteratura, della musica, dove ogni creazione è un passo verso l’ignoto, un viaggio che ridefinisce l’essenza stessa del nostro essere.
Le luci si accendono al Teatro Mancinelli per l’VIII edizione dell’Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, dedicata quest’anno all’onirico tema della Metamorfosi. Dal 5 al 15 settembre 2024 artisti di fama internazionale si alterneranno sul palco dello storico teatro di Orvieto in un ricco parterre di appuntamenti tra concerti, spettacoli, conferenze a tema, arti figurative e teatrali, facendo interagire tra loro le diverse forme d’arte. Un programma che si arricchisce di anno in anno con artisti, musiche e rappresentazioni in grado di attrarre il pubblico delle grandi occasioni e proiettando Orvieto nel panorama artistico-culturale nazionale e internazionale.
Un tema, quello della Metamorfosi, che si lega al fluire inesorabile degli eventi, al modificarsi delle forme, al continuo divenire che, da sempre, scandisce il ritmo atavico della vita. Da Ovidio, ad Apuleio, a Kafka, la metamorfosi ha, da sempre, affascinato il pensiero di filosofi e pensatori spingendo alla riflessione sull’evolversi della vita che porta con sé curiosità, meraviglia, voglia di conoscere e, a volte, anche un pizzico di paura, dovuta all’incertezza del futuro e alla certezza dell’irreversibilità del tempo. Un’incognita che può essere un’opportunità e uno slancio verso un nuovo e più potente modo di essere e di stare al mondo, adattandosi ad esso e, al tempo stesso, adattando esso a noi stessi. Sensazioni che il Festival mira a far vivere allo spettatore che, seduto in sala, attende l’accendersi delle luci e l’inizio della rappresentazione.