La semplice struttura con copertura a capanna presenta sobri portali in pietra scolpita, monofore trilobate ed un’elaborata cornice in mattoni, disposti a dente di sega, che segna gli spioventi del tetto. Sulla semplice facciata si apre un bel portale con stipiti e archivolto in pietra bianca di alberese alternata a conci in marmo verde di Prato. L'altorilievo in pietra della lunetta, oggi poco leggibile, è opera di uno scultore pistoiese della seconda metà del XIV secolo e raffigura la Madonna col Bambino fra i santi Paolo e Bartolomeo.
L'interno con navata coperta da capriate lignee, è ricco di affreschi eseguiti, tra il 1375 e l’inizio del ‘400, da artisti fiorentini seguaci di Niccolò di Pietro Gerini (Francesco di Michele, Arrigo di Niccolò, Cenni di Francesco). Si tratta di un ciclo di dipinti di carattere votivo e devozionale in cui la Madonna col Bambino e le figure di santi sono inserite in edicole architettoniche. Degno di nota è l’altare in muratura, interamente affrescato, che riproduce il classico trittico con predella: uno dei pochi esempi nel territorio toscano. L’originalità della decorazione dell’altare trova ulteriore espressione nella raffigurazione, sul fianco destro, di una nicchia con i vasi liturgici, una delle prime immagini di natura morta della storia dell’arte italiana.
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