Per gli iscritti FAI riduzione del biglietto d'ingresso, 3 euro invece che 5 euro, per il Museo Internazionale e biblioteca della Musica di Bologna
DESCRIZIONE
Ha sede nel cinquecentesco Palazzo Sanguinetti e ripercorre circa sei secoli di storia della musica europea, con oltre un centinaio di ritratti di personaggi illustri del mondo della musica provenienti dalla famosa quadreria di Padre Giovanni Battista Martini.
ll Palazzo, donato alla città da Eleonora Sanguinetti nel 1986, è stato sottoposto ad un attento restauro per riportare all’originario splendore i ricchissimi affreschi interni – che, realizzati tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, ne fanno uno degli esempi più alti del periodo napoleonico e neoclassico a Bologna – oltre che per adeguarlo alle moderne esigenze di allestimento, di conservazione e di fruizione.
L'idea di realizzare un Museo della musica a Bologna è nata non solo dalla necessità di ribadire l'importanza dell'esperienza bolognese nell'arte della musica, ma anche dall'esigenza di soddisfare una pluralità di intenti: primo fra tutti portare a conoscenza del grande pubblico il ricco e variegato patrimonio di beni musicali che il Comune di Bologna possiede e custodisce e che prima per mancanza di uno spazio adeguato era rimasto confinato nei depositi.
Il percorso espositivo, la biblioteca musicale, l’area eventi, i laboratori per la didattica, il foyer con le postazioni multimediali interagiscono con le stanze decorate da Pelagio Pelagi, Serafino Barozzi, Vincenzo Martinelli, Antonio Basoli, proponendo il Museo come un luogo vivace, polifunzionale e interattivo, frequentato dagli addetti ai lavori e dagli appassionati come dai turisti, dagli adulti come dai bambini, con un unico comune denominatore: la musica in tutte le sue forme ed espressioni. Sopra tutti un nume tutelare: quel Padre Giovanni Battista Martini - una delle più illustri personalità del Settecento musicale europeo - grande erudito, “vorace” collezionista, teorico e compositore, nonché ricercato maestro di contrappunto osservato, cui si deve il nucleo originario delle imponenti collezioni musicali bolognesi.
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