Per Iscritti FAI biglietto ridotto a 4 euro anziché 6 euro per un iscritto ed un accompagnatore per visitare al Domus dei Tappeti di Pietra a Ravenna
DESCRIZIONE
A pochi passi dalla Basilica di San Vitale si trova la Domus dei Tappeti di Pietra, uno dei più importanti siti archeologici italiani scoperti negli ultimi decenni.
La Domus, rinvenuta nel 1993 e inaugurata nel 2002 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, è stata insignita del Premio Bell’Italia 2004 e del Premio Francovich 2017: conserva oltre quattrocento metri quadrati di meravigliosi mosaici policromi e marmi appartenenti ad un importante complesso edilizio del V-VI sec. d.C.
Per ammirare i Tappeti di Pietra, come li chiamò Federico Zeri, bisogna attraversare la piccola chiesa settecentesca di Santa Eufemia, che costituisce l’ingresso alla Domus, e scendere attraverso una moderna sala sotterranea. Della complessa situazione archeologica emersa durante gli scavi è stato deciso di valorizzare e rendere fruibili, con un moderno allestimento, gli ambienti e le splendide pavimentazioni a mosaico relative al complesso abitativo di epoca tardoantica.
Durante la visita è possibile ammirare le magnifiche superfici musive, figurative e policrome, realizzate con grande abilità tecnica. Particolarmente degno di nota è il mosaico della “Danza dei Geni delle Stagioni”, parte centrale di un’ampia pavimentazione musiva che mostra una rarissima rappresentazione delle Stagioni che danzano in cerchio al suono di una siringa. Oppure il mosaico del “Buon Pastore”, ritratto secondo lo schema iconografico di Orfeo, che sebbene non abbia tutti gli elementi specifici di una rappresentazione sacra, potrebbe comunque trattarsi di una figura dai connotati cultuali cristiani.
Il percorso di visita si snoda all’interno dell’area archeologica attraverso una passerella sopraelevata che corre in fregio agli ambienti del complesso edilizio e dalla quale è possibile ammirare in maniera ravvicinata i mosaici che ne decoravano le pavimentazioni.
Si susseguono così, una stanza dopo l’altra, i numerosi mosaici pavimentali con un’eccezionale galleria di motivi decorativi presenti nella sala di rappresentanza, dove venivano accolti i visitatori, e negli altri ambienti privati della residenza come corridoi, cortili e ninfei.
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