Il cuore dell’Ogliastra da anni è meta di arrampicatori per via delle verticali falesie calcaree che prendono il nome di “Tacchi”. Nel 1981, una performance comunitaria di land art vide legate tutte le case del paese alla montagna sovrastante, con 27 km di stoffa celeste: “Legarsi alla montagna” fu ideata dall’artista Maria Lai e fu un evento a cui partecipò l’intera comunità di Ulassai, piccolo borgo di quasi 1400 abitanti.
L’artista, nata proprio a Ulassai nel 1919, ha rappresentato in questo modo la complicità tra gli uomini in relazione con la natura e l’arte: “Questo deve fare l’arte: farci sentire più uniti. Senza questo non siamo esseri umani.” Da qui, per oltre un trentennio c'è stato un susseguirsi di incontri d'arte e opere, fino alla realizzazione di un vero e proprio “Museo a Cielo Aperto”.
Le opere di Maria Lai e di altri artisti sono disseminate dentro e fuori dal centro abitato che, nel corso degli anni, si sono adagiate e fuse con il tessuto sociale e antico del paese. Le opere invitano il fruitore ad avvicinarsi all’arte e alla natura, con i suoi ritmi e leggende pastorali.
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