La costruzione del Lazzaretto veronese risale al gennaio 1549. La località in cui fu eretto, Porto San Pancrazio, vicina all'Adige, fu scelta perché sufficientemente isolata e agevolmente raggiungibile attraverso il fiume. Fu progettato, secondo il Vasari, da Michele Sanmicheli. Il lazzaretto venne completato solamente nel 1628 in tempo per la peste del 1630.
Nel tentativo di arginare l'epidemia, le autorità sanitarie e cittadine cercarono di confinare i malati al lazzaretto: al culmine della pestilenza all'interno si concentrarono più di 5.000 appestati. Quella del 1630 fu l'ultima peste che colpì la città, ciò segnò la sua decadenza e alla fine del XVIII secolo venne adibito a deposito di esplosivi, fino alla Seconda Guerra Mondiale. Sul finire della guerra una deflagrazione distrusse la parte orientale dell'edificio causando oltre 30 morti. Ad oggi si presenta come una magnifica rovina, all’interno del parco dell’Adige.