Per iscritti FAI riduzione fino al 14% per la visita all'Ipogeo dei Cristallini - necropoli ellenistica a Napoli
L’Ipogeo dei Cristallini è aperto dal martedi alla domenica con turni di visite dalle ore 10.00 alle ore 14.00. ll venerdi sono previsti turni di visita anche alle ore 18.00 ed alle ore 19.00 con aperitivo incluso ( oltre l’orario dalle 10 alle 14). Per garantire a tutti una visita in sicurezza e per continuare a preservare le preziose pitture, i turni di visita durano circa 45 minuti per un numero massimo consentito di 10 persone per volta. La prenotazione online consente di scegliere la data e la fascia oraria desiderate.
Dove il tempo è rimasto immutato, nel cuore del quartiere Sanità si trova l’Ipogeo dei Cristallini, una testimonianza archeologica unica al mondo.
Il complesso dell’Ipogeo di via dei Cristallini è costituito da quattro sepolcri, scavati nel tufo, ciascuno con ingresso indipendente. Ognuno di essi è costituito da due camere sovrapposte: il vestibolo serviva per adempiere ai riti funerari, da questo si accedeva mediante una scala al piano inferiore, la vera e propria tomba dove destinata ad ospitare i corpi dei defunti.I quattro ipogei sono ricavati nella roccia fianco a fianco, differendo solo leggermente nell'allineamento. Ma se a livello strutturale seguono lo stesso schema, presentano caratteristiche molto diverse tra di loro, che li rendono unici. L’apparato decorativo si sviluppa con colori molto vivaci e raffinatissimi effetti di trompe l’oeil a imitazione di partiti architettonici e arredi di lusso. I quattro sepolcri dell’Ipogeo dei Cristallini: dei quattro sepolcri, il primo (ipogeo A) era ornato da otto bassorilievi. Il tempo e l’opera di estrazione da parte dell’uomo di pietre dal sottosuolo, ne hanno distrutto in gran parte la struttura, lasciando intatto un solo bassorilievo. Il secondo ipogeo (B) invece conserva un tesoro di anfore, manufatti, urne, altari e affreschi. Un vero e proprio ipogeo fornito di tutto, in cui il tempo sembra essersi fermato. Il ricco patrimonio pittorico del sito: il terzo ipogeo (C) è uno degli ambienti più suggestivi, rimasto splendidamente intatto e di cui si riescono ancora ad ammirare le decorazioni e meravigliosi bassorilievi. Per la sua bellezza ed il suo stato di conservazione è un tesoro di particolare importanza. La camera sepolcrale inferiore è dotata di ghirlande di vario tipo alle pareti e rilievi architettonici. Una decorazione che rappresenta una testa di Medusa si trova nella lunetta sulla parete di fondo. La parete d'ingresso è affrescata con raffigurazioni di una patera sospesa, una brocca e due candelabri. È raffigurato anche il gruppo di Dioniso e Arianna, una scena ricca di implicazioni simboliche. Il quarto (ipogeo D), infine, è stato significativamente modificato in epoca romana. Presenta numerosi loculi nelle pareti, utilizzati per numerose sepolture in epoca latina. Anche i manufatti ed i tesori trovati al suo interno sono di epoca romana, e c’è anche un’iscrizione in latino. In ognuno degli ipogei vi sono degli splendidi letti-sarcofagi scavati nel tufo, che all’esterno hanno la forma di klinai, con tanto di materassi e doppi cuscini scolpiti e dipinti in giallo, azzurro e rosso.