
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
"Di fronte al golfo più singolare del mondo, questa fabbrica si è elevata in rispetto della bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno" (dal discorso inaugurale di Adriano Olivetti) Dall'incontro di un imprenditore illuminato, Adriano Olivetti, con uno dei maggiori protagonisti dell'architettura italiana, Luigi Cosenza, nasce agli inizi degli anni 50, sulle pendici di Pozzuoli, quello che viene considerato il più bello stabilimento industriale nel nostro Paese.
Il quartiere generale dell'azienda Olivetti era in Piemonte ad Ivrea ma quando negli anni 50 i prodotti targati Olivetti riscontrarono un enorme successo si andò incontro ad una necessaria espansione della sede produttiva. Con grande coraggio imprenditoriale, Adriano Olivetti scelse di investire al Sud. Nel 1953 la sua scelta cadde su Pozzuoli, dove decise di far costruire la fabbrica di macchine calcolatrici con la vista mare più bella del mondo. La sua motivazione non fu dettata dagli sgravi fiscali o da altri incentivi pubblici ma quella di uno sviluppo economico e sociale che negli anni ‘50 cerca di promuovere nel Sud Italia. Perla realizzazione del progetto, fu incaricato l'architetto napoletano Luigi Cosenza e dopo solo due anni, nell'aprile del 1955, fu inaugurata la sede.
La fabbrica Olivetti di Pozzuoli è un modello di architettura industriale. Esempio di armonia tra architettura industriale e paesaggio circostante, il complesso si articola in vari corpi di fabbrica caratterizzati da ampie vetrate che mettono in comunicazione l'uomo, considerato come centro della fabbrica, con il circostante panorama immerso nel verde e nella natura. . La fabbrica venne progettata rispettando l'orografia del luogo e in stretto rapporto con l'ambiente circostante, mediante un'apertura continua sull'esterno, sistemato con prati, giardini e laghetti da Pietro Porcinai, che diviene parte essenziale dell'architettura stessa. L'inclinazione verso l'interno delle coperture permette alla luce esterna di pervadere l'ambiente interno lungo l'asse centrale delle officine. Le facciate sono disegnate dal ritmo dei pilastri e delle pensiline che si stagliano sulla griglia regolare delle vetrate. L'accesso sul fronte della Domiziana è costituito da un basso e lungo portico che segnala in modo discreto la presenza della fabbrica e consente di isolare maggiormente l'organismo architettonico nella vegetazione.
La visita che verrà proposta durante le Giornate Fai di primavera permetterà ai visitatori di entrare in quello che oggi viene definito Comprensorio ex Olivetti. Infatti Lo stabilimento di Pozzuoli a cominciare dalla fine degli anni '80 ha cambiato destinazione d'uso, da fabbrica ad attività di ufficio. Oggi ospita i laboratori del CNR Area di Ricerca Napoli3, TIGEM di Telethon, i quartieri generali del sud delle compagnie telefoniche WindTre e Vodafone oltre a tante altre piccole aziende del comparto telecomunicazioni. I visitatori verranno guidati lungo i viali del Comprensorio dai nostri apprendisti ciceroni che racconteranno loro la singolare storia della fabbrica ed illustreranno le strategie e le tecniche di costruzione che hanno portato alla realizzazione di un modello straordinario di architettura. I visitatori avranno modo di apprezzare Il disegno morbido degli spazi esterni progettati da Pietro Porcinai che fa da contrappunto alla scrittura razionale degli edifici . Saranno accompagnati a vedere i luoghi che ospitavano gli spazi di servizio per il lavoratore, tra cui in particolare la mensa
apprendisti ciceroni degli Istituti di istruzione secondaria di primo grado:, I.C. 3°-Gadda, Quarto - I.C. 5°-Artiaco, Pozzuoli - Scuola paritaria San Paolo, Pozzuoli; e degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado: Liceo Majorana, Pozzuoli, Pozzuoli - ISIS Tassinari, Pozzuoli
nei Beni FAI tutto l'anno
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