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Il Colombario del Fusaro si trova a Bacoli, in località Fusaro, tra il bivio di Viale Vanvitelli e Via Virgilio, a pochi passi dalla Casina Vanvitelliana e dal complesso termale di Baia. Si tratta di una importante testimonianza storica: un'area sepolcrale di epoca romana, di proprietà comunale, Esso è costituito da una serie di ambienti al livello della strada e da un edificio ipogeo del tipo, appunto, a colombario. Inoltre vi sono altri ambienti non completamente esplorati.
La scoperta del Colombario del Fusaro avvenne tra il 1840 ed i primi mesi dell'anno successivo, per mano del Regio Architetto Carlo Bonucci, che ne diede notizia in una lettera inviata al re Ferdinando II di Borbone, datata 16 aprile 1841. Nel corso del tempo, abbandonato all'incuria, utilizzato prima come arsenale e poi come discarica, il Colombario del Fusaro compare e scompare diverse volte, fino agli anni cinquanta, quando nei pressi del sito fu costruito un parco condominiale. Ritornato alla luce, l'intero complesso funerario passò in proprietà del Comune di Bacoli, che nel 1979 avviò un progetto di recupero, di riqualificazione e rilancio dell'intera area monumentale.
Il Colombario del Fusaro si presenta come un mausoleo di età imperiale formato da un basamento quadrato sormontato da un tamburo circolare a cui si accedeva attraverso uno stretto corridoio con undici scalini che introducono dapprima ad una camera funeraria minore, di pianta rettangolare, della stessa larghezza della scala, con nicchie per la deposizione delle urne sulle pareti, e poi alla camera funeraria principale, con la cella avente il diametro di 5,72 metri e la volta in mattoni, illuminata da un'apertura rotonda posta al centro della copertura. È un colombario dalla conformazione architettonica atipica, poiché non ha una pianta rettangolare come la stragrande maggioranza degli edifici di questo tipo, bensì una forma circolare, con copertura a cupola e parete in opera laterizia, intervallata da quattro grossi arconi rientranti (circa 60 centimetri) con otto coppie sovrapposte di nicchie per olle cinerarie. In totale, all'interno della struttura funeraria, sono presenti un totale di 56 deposizioni, compreso un arcosolio, un sarcofago ricavato in una nicchia più ampia, coperta da un arco, nella quale, probabilmente, venivano deposte le olle dei defunti più illustri
La necropoli oggetto della visita è una interessante testimonianza del passato: essa mostra sepolture ad inumazione e ad incinerazione databili tra il I° sec. a.C. fino alla prima metà del III sec. d.C., come si potrà osservare dall'alternanza di strati ad opera reticolata, laterizia ed in alcuni casi mista presenti sulle pareti dei vari ruderi. Ci troveremo di fronte ad una serie di ambienti al livello della strada e ad un edificio ipogeo del tipo, appunto, a colombario. Nel settore nord-occidentale del complesso, al livello superiore, vedremo quattro ambienti a pianta rettangolare, realizzati tutti in opera laterizia, tranne qualcuno che presenta pareti in opera reticolata .Nel settore sud-orientale, invece, vi è un vasto recinto con panca e semicolonne in laterizio rivestite di intonaco; al centro di tale recinto si colloca l'imponente copertura in opera cementizia dell'ipogeo, a forma di piccola piramide a doppio gradone.
Apprendisti Ciceroni del Liceo Seneca