Nel territorio agricolo a Sud di Catania, l’antica città di Leontinoi fu una delle prime sub-colonie greche: venne fondata nel 729 a. C. dai Calcidesi di Naxos, qui attratti dalla fertilità del suolo. Poco lontano dal centro storico, in un contesto rurale di agrumeti, si trovano tre importanti chiese rupestri, tra cui quella del Crocifisso, un tempo consacrata a Santa Maria la Cava, patrona di Lentini.
Si tratta di un complesso formato da due vani quadrati simmetrici che dal VII sec. a.C. hanno subito, nei secoli, ampliamenti e modifiche. L’accesso originario immetteva nel nartece, l’area destinata ai catecumeni e penitenti, che presenta un nicchione ad arco con altare, due ossari (XV sec. circa) e, al di sotto, visibile oltre una grata sul pavimento, una cripta con 16 sedili sepolcrali (XVI – XVII sec.).
Tramite un breve ambulacro si accede alla navata le cui pareti sono quasi del tutto ricoperte da affreschi databili tra il XII e il XVII sec. Nell’apparato decorativo si intrecciano differenti stili e periodi, a testimoniare la convivenza del culto greco con quello latino. L'altare Est (secondo il culto orientale) è sovrastato da un Cristo Pantocratore con i simboli sia del culto greco che di quello latino; sulla parete Nord cinque figure di Santi.
Sopra la Chiesa insistono le rovine di un Eremo che fu abitato fino agli inizi del XIX sec.
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