
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Quargnento, la porta del Monferrato. Borgo antico posto nella pianura alessandrina, vanta i natali di Carlo Carrà.
Descrizione di Carrà stesso: Fanciullezza e adolescenza in una pianura doviziosa di messi, sulla sinistra del Tanaro, sorge Quargnento con lo sfondo delle vicine colline del Monferrato. Ivi nacqui l'11 febbraio 1881, da una famiglia che si fa risalire ai tempi delle emigrazioni celtiche in Italia, nella valle del Po; e ciò sembra anche confermato dal cognome Carrà che si vuol derivato dalla voce celtica car o ker che significa "pietra". Come per la stessa ragione etimologica si chiama Charrà la punta che appartiene al gruppo di vette dominanti Bardonecchia e la città del marmo ai piedi delle Alpi Apuane, Carrara. Altra versione farebbe invece venire i miei antenati dalla Provenza, dove ancor oggi vi sono dei Carrà. Certo è, ad ogni modo, che la mia famiglia è piemontese da molti secoli.
In quanto al nonno paterno — più in là non voglio spingermi — dirò che era un benestante terriero... Così racconta di se stesso Carlo Carrà, e fu proprio nel cuore del Monferrato che Carrà trasse l'ispirazione per l'osservazione e interpretazione della natura. Le prime tracce dell'arte di Carrà sono oggi visibili proprio a Quargnento in una stanza della casa paterna, in una decorazione parietale eseguita a tempera a soli 12 anni, che mostra un paesaggio molto ben definito, dove svettano torri e figure di putti alati sospesi nel tempo e nello spazio.
Un luogo ricco di storia e ricordi del pittore Carrà, amorevolmente conservato nel tempo.
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