Il FAI è attivamente impegnato nell’azione per contrastare la crisi climatica. La rende concreta mettendo in atto misure di mitigazione e adattamento all’interno dei suoi Beni e la promuove condividendo la sua esperienza affinché cittadini e governi possano ritrovare pratiche virtuose e lasciarsi ispirare.
In questo momento storico ci troviamo di fronte a un bivio: perseverare verso uno scenario Business as Usual in cui nessuna o poche misure vengono adottate per limitare il riscaldamento globale, oppure mettere in atto quella transizione ecologica che riformula, radicalmente e in modo sostenibile, il nostro sistema economico e il modo in cui le risorse del pianeta vengono usate.
La transizione ecologica è un percorso di trasformazione dell’economia e della società, volto a ottenere un futuro più sostenibile e pienamente vivibile per tutti, attraverso un presente in cui individui e istituzioni cooperano per il raggiungimento della neutralità climatica.
Le strategie per realizzare questa rivoluzione si ritrovano nella mitigazione e nell’adattamento, due misure complementari e non alternative. Mitigare significa rendere meno gravi gli impatti dei cambiamenti climatici riducendo e fermando le emissioni di gas a effetto serra in atmosfera. La principale azione per raggiungere questo obiettivo è l’eliminazione delle fonti fossili e la loro sostituzione con fonti di energia pulita e rinnovabile. Ad essa si associano tutte quelle misure volte all’efficientamento energetico, all'ottimizzazione dei processi industriali e al passaggio da un’economia lineare a una circolare, in cui le risorse non vengono sprecate, ma reintrodotte nei processi produttivi.
Adattarsi, invece, significa anticipare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici e adottare misure adeguate per prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare. Vuol dire essere preparati e avere gli strumenti giusti per far fronte a tutti quegli eventi estremi che si prevede colpiranno i territori con sempre maggiore intensità e frequenza. Questa misura si lega profondamente al concetto di resilienza, ovvero la capacità di un sistema di affrontare la crisi, di rispondere e di riorganizzarsi mantenendo elevato il benessere delle persone e degli ecosistemi colpiti.
Riflettendo proprio sull'etimologia della parola crisi, possiamo cogliere il suo vero significato: dal greco krino, indica un momento di riflessione, di scelta e di decisione e non solo il peggioramento di una condizione. La crisi può dunque trasformarsi nel presupposto per un miglioramento, per una rinascita, per lo sbocciare di nuove opportunità per un futuro più sostenibile.