Villa Necchi Campiglio ospita la presentazione del libro «L'aula vuota».
Ernesto Galli della Loggia, editorialista del Corriere della Sera, in difesa del valore della conoscenza, denuncia i motivi di decadenza della scuola italiana e, contemporaneamente, realizza una commossa dichiarazione d'amore per il sapere.
Anche grazie alla sua scuola, l’Italia del Novecento, partita da condizioni miserabili, arrivò a essere tra le principali economie del mondo. Ma oggi quella stessa scuola è lo specchio del declino del paese. Essa appare sempre più dominata dal conformismo intellettuale, da un’inconcludente smania di novità e da un burocratismo soffocante che ne stanno decretando la definitiva irrilevanza sociale.
Ernesto Galli della Loggia cerca di comprenderne le ragioni sullo sfondo della nostra storia indagando le origini e l’impatto, deludente quando non distruttivo, che hanno avuto le riforme succedutesi negli ultimi decenni e smontando le interpretazioni più convenzionali su cosa fecero o dissero veramente personaggi chiave come Giovanni Gentile e don Lorenzo Milani.
Chi l’ha detto che cambiare sia sempre meglio di conservare? E che la prima cosa sia necessariamente di sinistra e la seconda di destra? Il libro mette sotto accusa i miti culturali responsabili della crisi attuale.
"La cultura alla fine significa semplicemente la possibilità per ognuno di noi di uscire dalla propria particolarità e di mettersi in relazione con il mondo passato e presente, con tutti i suoi pensieri, i suoi protagonisti, e i suoi fatti, raggiungendo così una pienezza di vita altrimenti impossibile".
Intervengono con l'autore Andrea Carandini, Presidente FAI, e il prof. Adolfo Scotto di Luzio. Modera il giornalista Paolo Conti.
La presentazione del libro di Galli della Loggia vuole essere l’occasione per creare un dibattito e far emergere proposte concrete.
Ore 18.00
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis