[PASSEPARTOUT - I Giovedì del FAI] Guardare. La fotografia come rapporto fra comprensione e osservazione

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[PASSEPARTOUT - I Giovedì del FAI] Guardare. La fotografia come rapporto fra comprensione e osservazione
Incontri e convegni Appuntamento a cura di DELEGAZIONE FAI DI MANTOVA

Guardare: conoscere, osservare, riconoscere. Il mestiere del fotogiornalista richiede una inesauribile voglia di conoscere ed un occhio allenato all¿osservazione, capace di cogliere dettagli che sfuggono alla vista distratta.

Guardare. La fotografia come rapporto fra comprensione e osservazione. Guardare: conoscere, osservare, riconoscere. Il mestiere del fotogiornalista richiede una inesauribile voglia di conoscere ed un occhio allenato all’osservazione, capace di cogliere dettagli che sfuggono alla vista distratta. Guardare è un atto di profonda connessione con il mondo, un processo che, per un fotogiornalista, va oltre il semplice osservare. La fotografia diventa a sua volta uno strumento di conoscenza, un linguaggio capace di tradurre la complessità della realtà in immagini chenarrano storie, denunciano ingiustizie o catturano attimi di pura umanità. Questo sguardo indaga, scopre e registra trasformando l'atto del guardare in un racconto visivo che invita alla riflessione. Guardare, dunque, è un processo di conoscenza reciproca tra il fotografo, il soggetto e il pubblico, un percorso che intreccia realtà e interpretazione, documentazione ed emozione.

Vincenzo Bruno (1985), mantovano, è un fotoreporter professionista. Da alcuni anni realizza reportage fotografici per istituzioni, riviste e clienti privati. È una persona molto curiosa, appassionata della vita, che ama scoprire cose nuove, studiare e raccontare storie sul mondo che lo circonda. Il suo principale campo di interesse riguarda le persone e le loro attività, spaziando dalle esperienze più dure a quelle più positive. Ha trasformato la sua passione in una professione, considerandola una parte fondamentale della sua identità.

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PASSEPARTOUT
I Giovedì del FAI
PRIMA EDIZIONE 2024-2025

Cosa FAI giovedì?
AperiConversazioni a Ca’ Uberti Palace

Cosa si cela oggi dietro le porte delle stanze delle Arti? Quali strumenti di lettura del presente ci possono offrire? Come possiamo esercitarci a riconoscere gli elementi della modernità nelle espressioni artistiche del passato per farle nostre oggi?

La Delegazione FAI di Mantova, in collaborazione con il Gruppo Mantegna Hotels della Famiglia Bianchi, propone a Ca’ degli Uberti a Mantova la Prima Edizione 2024/2025 di Passepartout – I Giovedì del FAI: AperiConversazioni non (troppo) convenzionali sulle arti come strumenti di lettura del presente (letteratura, fotografia, musica, architettura e urbanistica, ecc.).

Le arti sono chiamate in causa per stimolare la nostra capacità di provare e suscitare emozioni, rendendo infinitamente più ricca la nostra quotidianità. Come un passepartout, durante ogni incontro, ci permetteranno di aprire nuove porte e di scoprire nuove prospettive, attraverso conversazioni declinate al tempo presente, spesso al femminile ma sempre al plurale.

Modera gli incontri Stefano Lorelli, giornalista ed ex redattore per il TGR RAI Lombardia, oggi in pensione.

ORARIO

Giovedì 10 Aprile 2025, alle ore 18.30, presso Ca’ degli Uberti, in Piazza Sordello 13, Mantova. 
Gli incontri si svolgeranno nelle sale storiche del piano nobile di Ca’ degli Uberti, tra gli affreschi tardo cinquecenteschi e la vista suggestiva di Piazza Sordello e del Palazzo Ducale, e saranno accompagnati da un aperitivo per rendere più informale e piacevole la chiacchierata.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Evento aperto a tutti con contributo a partire da 12 euro per gli iscritti FAI e da 15 euro per i non iscritti.
Sarà possibile iscriversi al FAI o rinnovare la tessera direttamente in loco. Prenotazione obbligatoria entro Mercoledì 9 Aprile.

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