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GORNATE OLONA, VARESE

PRENOTAZIONI ONLINE CHIUSE.
E' ANCORA POSSIBILE PARTECIPARE PRESENTANDOSI DIRETTAMENTE IN LOCO IL GIORNO DELL'EVENTO.
Nel cuore del rione Trastevere, in quella zona periferica che vide l’insediamento dei primi nuclei cristiani di "cittadini" convertiti, ci accoglie la Basilica di S. Cecilia, con la sua facciata scenografica nel suo prospetto monumentale rifacimento dell'inizio del Settecento affidato a Ferdinando Fuga.
Scopriremo che, camminando sotto il pavimento della Basilica, al di sotto si estende un vasto complesso archeologico: un'intera domus esistente già in epoca repubblicana, costruita a pochissima distanza dal tracciato iniziale della via Campana Portuense. Una delle più antiche domus costruite nel Trastevere, con la costruzione di una insula a più piani nel I-II sec. d.C. e accorpamenti di precedenti strutture residenziali con pregevoli decorazioni che denotano l’elevato rango sociale del proprietario.
Nella seconda metà del ‘200 si apre uno dei momenti più alti della storia della Basilica con il particolare ciborio di Arnolfo di Cambio; i rifacimenti poi del ‘600 e del ‘700 compariranno ai nostri occhi nella Cappella delle Reliquie, con dipinti di un ventitreenne Luigi Vanvitelli, e di seguito nella Cappella del Bagno che costituisce il maggior punto di interesse del vasto intervento di trasformazione e riqualificazione della basilica operata dal cardinale titolare Paolo Emilio Sfondrato in vista del Giubileo del 1600, su progetto architettonico di Giacomo della Porta. E qui nel calidarium (il cd. balneum di S. Cecilia) con pavimentazione a ipocausto, conosciamo la sua storia di nobile romana, sposa di Valeriano, che si converte al cristianesimo, subisce il martirio nel bagno della propria casa e viene seppellita per volere di papa Urbano I nel Cimitero di Callisto sulla via Appia antica: le sue reliquie furono recuperate da papa Pasquale I facendo poi sorgere sul sito del martirio il titulus Caecilae.
E come non soffermarsi davanti alla statua della Santa del giovanissimo e pressoché sconosciuto Stefano Maderno, immortalata nel marmo nella stessa posa in cui venne rinvenuta, sdraiata sul lato destro con la testa volta all’indietro, coperta da un panno drappeggiato che lascia in vista solo il lobo dell’orecchio e i 3 tagli del martirio sul collo: le braccia distese lungo il corpo si uniscono al centro quasi sconfinando nello spazio esterno con un effetto di illusionismo e di rigore filologico nella personalissima interpretazione dell’autore.
L'appuntamento è per sabato 1° giugno 2024, con turni di visita dalle ore 10:00 alle 17:40 (ingresso ultimo gruppo) presso la Basilica di S. Cecilia in Trastevere, in Piazza di S. Cecilia.
Evento a contributo minimo aperto a tutti:
3,00 € iscritti FAI
5,00 € non iscritti FAI
I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria cliccando qui
Il contributo richiesto per la partecipazione è devoluto esclusivamente al FAI per la sua attività di tutela del patrimonio artistico italiano e non è da attribuire in alcun modo né forma alla Basilica e al Monastero di S. Cecilia.
La durata della visita è di 70 minuti.
Non è consentito l’accesso con animali, caschi, zaini, borse ingombranti e passeggini
SI CONSIGLIANO SCARPE COMODE
È possibile iscriversi al FAI in loco
In collaborazione con la Basilica e il Monastero di S. Cecilia
Per informazioni:
06 6879376
roma@delegazionefai.fondoambiente.it
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis